«Ansedonia» (2014) di Giovanni Frangi, Cortesia dell’artista

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«Ansedonia» (2014) di Giovanni Frangi, Cortesia dell’artista

Giovanni Frangi e una showboat nel Castello Sforzesco

Libri, incisioni, dipinti e arazzi per una mostra sui generis, dopo otto anni di assenza espositiva in città

Dopo 8 anni di assenza espositiva nella sua città, torna a Milano l’opera del noto artista milanese e docente all’Accademia di Brera, Giovanni Frangi. Lo fa con una mostra che riflette sull’idea stessa di retrospettiva; il titolo, da lui scelto, è «Showboat andata e ritorno», la curatela è di Giovanni Agosti, la sede il Castello Sforzesco (fino al 25 giugno). Un allestimento sui generis in due spazi diversi racconta la storia dell’artista attraverso due canali differenti.

Il primo, nella Saletta della Grafica, è quello dell’incisione: 39 opere dagli esordi a oggi disposte in ordine cronologico (estrapolate da un corpus di 230), realizzate con varie tecniche dall’acquaforte alla punta secca, al carborundum (20 sono state donate alla Raccolta Bertarelli delle Collezioni civiche di Milano).

Le più vecchie sono del 1978, due copie da due opere del pittore espressionista tedesco Max Beckmann: un autoritratto e il ritratto di un indiano. Poi alcuni lavori degli anni Novanta dedicati agli alberi, a seguire la serie con gli acquari, quelle con le forme archetipiche, per esempio dei sassi, e la serie «Pasadena». Quest’ultima è un corpus di 30 incisioni al carborundum, stampate, come la maggior parte dei suoi lavori, dagli stampatori di Udine Corrado e Gianluca Albicocco.
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«Durante il covid, spiega Frangi, lavorando a distanza abbiamo prodotto una cartella di 5 incisioni dedicate alla poesia di Rimbaud Vocali, in cui il poeta francese attribuiva un colore a ogni vocale, lo stesso che per puro caso ho attribuito io (A nera, E bianca, I rossa, U verde, O blu Ndr)». È esposta anche «Ansedonia», una grandissima incisione, larga più di 2 metri, raffigurante varie declinazioni grafiche e cromatiche del tronco di un grosso albero.

Nelle finestre del Cortile delle Armi sono invece «incastrati» quattro grandi quadri colorati fatti appositamente e su misura nel 2023: «Sono legati a un mio viaggio in India, consistono in suggestioni cromatiche eseguite cucendo insieme delle tele già colorate sulle quali sono poi sono intervenuto con materiali differenti, per dare forma a una percezione che ricorda l’acqua e il movimento», spiega l’artista.

Nel Cortile della Rocchetta sventolano degli stendardi colorati, sono arazzi contemporanei concepiti da Giovanni Frangi come una serie di venti grandi teleri realizzata per una mostra al Museo Archeologico Nazionale di Napoli nel 2014. Conducono alla seconda parte della mostra, quella dedicata ai libri, omaggio alla Biblioteca Trivulziana e alle vetrine di Michele De Lucchi fatte per esporre il Codice da Vinci.
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Sono visibili qui, per la prima volta insieme, alcuni dei numerosissimi cataloghi che documentano tutte le mostre fatte dall’artista, a partire dalla sua prima personale in assoluto, allestita nella galleria La bussola di Torino nel 1982. «È una mia grande passione quella di produrre cataloghi legati, quasi sempre, alle mie esposizioni, una “mania” nata dalla convinzione che le mostre passano e i libri restano. In tutto ne ho fatti circa 160». Qui ce ne sono un centinaio, disposti in ordine cronologico.

A chiudere il percorso, nella medesima sala, vi sono infine un proiettore e una serie di leggi su cui figurano 20 differenti variazioni cromatiche digitali dell’immagine della Showboat, una tipica barca da crociera ottocentesca sul fiume Mississipi in notturna, una specie di teatro galleggiante che allude a una traversata (andata e ritorno).
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Le due sezioni della mostra sono accompagnate da due volumi pubblicati da Magonza: nell’Andata sono contenute le stampe esposte, nel Ritorno le copertine di tutti i libri di Frangi.
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Giovanni Frangi © Michela Pomaro

Veduta della mostra di Giovanni Frangi «Showboat. Andata e ritorno», nel Castello Sforzesco a Milano, Cortesia dell’artista © Studio Vandrasch

Veduta della mostra di Giovanni Frangi «Showboat. Andata e ritorno», nel Castello Sforzesco a Milano, Cortesia dell’artista © Studio Vandrasch

Veduta della mostra di Giovanni Frangi «Showboat. Andata e ritorno», nel Castello Sforzesco a Milano, Cortesia dell’artista © Studio Vandrasch

Jenny Dogliani, 19 aprile 2023 | © Riproduzione riservata

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Giovanni Frangi e una showboat nel Castello Sforzesco | Jenny Dogliani

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