NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 31 GENNAIO 2023

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MARTEDÌ 31 GENNAIO 2023

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«Partie de bateau» (1877-78 ca), di Gustave Caillebotte. Cortesia Musée d’Orsay

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Bernard Arnault regala un capolavoro di Caillebotte al Musée d’Orsay.

Il Musée d’Orsay di Parigi ha acquisito un importante dipinto di Gustave Caillebotte grazie alla holding del lusso Lvmh, che ha pagato 43 milioni di euro per l’opera. La tela, «Partie de Bateau», del 1877-78 ca, è entrata nel museo parigino ieri 30 gennaio. Per il quotidiano «Le Monde» il budget annuale del Musée d’Orsay per le acquisizioni si aggira intorno ai 3 milioni di euro. Il dipinto è stato venduto dai discendenti di Caillebotte: era uno degli ultimi capolavori impressionisti ancora in mani private, come ha dichiarato al «Washington Post» Jean-Paul Claverie, consigliere del collezionista e amministratore delegato di Lvmh Bernard Arnault. Il Ministero della Cultura francese ha annunciato che l’opera sarà esposta nel 2024 in diversi luoghi della Francia per celebrare il 150mo anniversario della nascita dell’Impressionismo (la prima mostra impressionista fu inaugurata infatti nel 1874 al 35 di Boulevard des Capucines a Parigi). [Gareth Harris]

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In Gran Bretagna diversi musei chiusi per uno sciopero del pubblico impiego.

I dipendenti di gran parte delle istituzioni culturali britanniche hanno annunciato di voler intraprendere un’azione sindacale per le condizioni salariali e lavorative. Interromperà la propria attività il personale addetto alla sicurezza e ai servizi per i visitatori del British Museum di Londra, così come i dipendenti pubblici del Dipartimento per il digitale, la cultura, i media e lo sport (Dcms, il Ministero della Cultura britannico), i lavoratori della Wallace Collection, di Historic England, dei National Museums Scotland e del National Museum of Liverpool. I dipendenti del British Museum sciopereranno per una settimana a partire dal 13 febbraio, giorno delle vacanze di metà trimestre per molte scuole del Regno Unito. I dipendenti pubblici che lavorano per il Dcms, il dipartimento governativo del Regno Unito che si occupa del settore culturale e della politica culturale, si uniranno ai picchetti il primo febbraio. A loro si aggiungeranno mezzo milione di lavoratori in tutto il Regno Unito, oltre a 100mila membri del Public and Commercial Services Union (Pcs), che rappresenta i lavoratori dei dipartimenti governativi e di altri enti pubblici. [Tom Seymour]

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Il nuovo soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Napoli è Mariano Nuzzo.

Il Ministero della Cultura ha nominato l’architetto Mariano Nuzzo nuovo Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area Metropolitana di Napoli. Nuzzo succede a Teresa Elena Cinquantaquattro, oggi al Segretariato Regionale della Campania. 45 anni, originario di Santa Maria a Vico (Ce), è laureato in Architettura, in Scienza della Politica e in Archeologia e Storia dell’Arte. Ha conseguito la specializzazione in Restauro dei monumenti presso la Sapienza di Roma e il dottorato di ricerca in Conservazione dei Beni Architettonici presso l’Università della Campania Vanvitelli. Ha, inoltre, ottenuto un master di II livello in Management e Politiche della Pubblica Amministrazione presso la Luiss di Roma e il corso post lauream in «Tutela del patrimonio culturale, conoscenza storica e diagnostica scientifica per il contrasto alle aggressioni criminali» con l’Arma dei Carabinieri e il Ministero della Cultura presso l’Università Roma Tre. [Redazione]

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Tornano le «Giornate Fai di Primavera».

Sabato 25 e domenica 26 marzo si rinnoverà l’appuntamento con le «Giornate Fai di Primavera». La manifestazione di punta del Fai-Fondo per l’Ambiente Italiano, giunta alla 31ma edizione, offrirà l’opportunità di scoprire e riscoprire tesori d’arte e natura in tutta Italia, partecipando alle visite a contributo libero proposte dai volontari della Fondazione in oltre 750 luoghi in 400 città: la maggior parte di questi è solitamente inaccessibile o poco conosciuta. La manifestazione è anche tradizionalmente un importante evento di raccolta fondi, per questo ai partecipanti verrà suggerito un contributo libero a partire da 3 euro, utile a sostenere la missione e le attività dell’organizzazione. [Redazione]

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Per il suo ampliamento il Portland Museum of Art sceglie Lever Architecture e il legno massiccio.

Mentre il settore della cultura continua a confrontarsi con i problemi della diversità, dell’equità e dell’inclusione, alcune istituzioni stanno riconsiderando la loro responsabilità sociale dalle fondamenta. È il caso del Portland Museum of Art (Pma) del Maine, che lo scorso giugno ha lanciato un bando aperto per sollecitare progetti di «cambiamento di paradigma» da parte di studi di architettura di tutto il mondo. Dopo aver ricevuto più di 100 proposte, a novembre il museo ha ristretto il campo a quattro finalisti e il 9 gennaio ha scelto il vincitore: è un progetto dello studio Lever Architecture orientato alla sostenibilità. Il progetto comprende la costruzione di una nuova ala e la rifunzionalizzazione dei quattro edifici che compongono il campus esistente. In un comunicato, Mark Bessire, direttore del museo, definisce la partecipazione di Lever «uno dei momenti più significativi nei 140 anni di storia del Pma». La nuova ala sarà costruita principalmente con legno massiccio di provenienza sostenibile, uno dei materiali tipici di Lever. [Torey Akers]

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Laurence des Cars membro del Consiglio di sorveglianza del Museo Van Gogh.

Laurence des Cars (1966), prima presidente-direttore donna del Museo del Louvre nei 230 anni di storia dell’istituzione francese, è stata nominata membro del Consiglio di sorveglianza del Museo Van Gogh a partire da domani primo febbraio. Des Cars ha dichiarato: «È un onore entrare a far parte del Consiglio di vigilanza del Museo Van Gogh. Desidero ringraziare i suoi membri per la loro fiducia. Sono ansiosa di promuovere il dialogo tra i musei europei e di condividere le nostre esperienze, competenze e idee». Des Cars ricoprirà questa carica per un periodo di quattro anni. [Redazione]

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L’autoritratto di Rubens a Sanremo.

«Rubens è super pop. Rubens inventa, osa e scardina l’ordine precostituito», dice Anna Orlando, curatrice della mostra «Rubens a Genova» di Palazzo Ducale. E quindi all’evento pop più seguito d’Italia, il Festival di Sanremo, tra i numerosi artisti che varcheranno la soglia del Teatro Ariston per la 73ma edizione della manifestazione, ci sarà anche lui, Rubens, grazie alla presenza del suo celebre autoritratto giovanile. Il dipinto, finora esposto in apertura della mostra (visitabile fino al 6 febbraio) verrà trasportato a Sanremo in tempo per la prima giornata dell’evento, martedì 7 febbraio. [Redazione]

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La National Gallery di Washington acquista l’opera di un importante (ma finora trascurato) epigono nativo americano dell’Espressionismo astratto.

L’artista nativo americano George Morrison (1919-2000), membro della Grand Portage Band della tribù Chippewa del Minnesota, è stato un membro importante tra i seguaci dell’Espressionismo astratto a New York negli anni ’40, ’50 e ’60, ma il suo contributo è stato a lungo trascurato nella storia del movimento artistico. Ora la National Gallery of Art di Washington ha acquistato una sua opera, «Untitled» (1961), primo pezzo di un artista nativo americano nella serie di opere della Scuola di New York. [Benjamin Sutton]

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La settimana «italiana» di «Hali».

La rivista britannica «Hali», pubblicazione trimestrale specializzata per il mondo del tappeto, organizza per i propri lettori una serie di eventi in Italia dal 5 all’11 febbraio. La settimana di conferenze, visite guidate a musei e mostre si concentrerà su tappeti e manufatti presenti nelle raccolte di Firenze, Milano, Torino e Genova, con il proposito di sottolineare l’importanza del collezionismo storico di questo particolare settore artistico in queste città. Alla fine della settimana i partecipanti potranno visitare la mostra «I magnifici tappeti Sanguszko» a Palazzo Rosso a Genova (che chiude poi il 12 febbraio) e, sempre a Genova, partecipare a una due giorni (il 10 e l’11 febbraio) di conferenze per un convegno sui «Tappeti Kerman del periodo safavide (1501-1736)». Per la partecipazione a questa iniziativa, la rivista chiede ai lettori un contributo di 75 sterline per i suoi abbonati, e di 125 sterline per i non abbonati. [Redazione]

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Una nuova opera di Marcello Maloberti per il Memoriale della Shoah.

In occasione della Giornata della Memoria, il Memoriale della Shoah della Stazione Centrale di Milano ha presentato la nuova opera al neon dell’artista Marcello Maloberti, «Invitami notte a immaginare le stelle», concepita per la facciata esterna del Museo, dove rimarrà visibile. L’opera site-specific è stata realizzata con il coinvolgimento della senatrice a vita Liliana Segre, superstite e portavoce di tutte le vittime della Shoah, e svelata al pubblico il 27 gennaio su Rai1 nella trasmissione «Binario 21», condotta da Fabio Fazio. Nel corso della serata è stata presentata l’opera site-specific realizzata da Marcello Maloberti e donata dall’artista insieme alla Galleria Raffaella Cortese di Milano al Museo. Collocata sulla facciata d’ingresso, la frase al neon bianco illumina il Memoriale e la piazza antistante. [Redazione]

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30 nuove opere alla mostra «Pasolini pittore» alla Gnam.

Dal 3 febbraio la mostra «Pasolini Pittore» alla Galleria d’Arte Moderna di Roma si arricchisce di trenta nuove opere, alcune inedite o poco note. Tra queste un nucleo di lavori degli anni ’40-’50, tutti recentemente restaurati ed esposti finora in maniera permanente solo a casa Colussi, in Friuli a Casarsa della Delizia, luogo del ramo materno della famiglia del poeta. Dal Vieusseux di Firenze arrivano un ritratto poco conosciuto di «Maria Callas come Medea», realizzato con i colori mescolati con petali di rosa e materiali organici, e un quadro della poetessa e amica di Pasolini, Giovanna Bemporad. In mostra anche quadri di giovani contadini friulani e due ritratti di Roberto Longhi del 1974-75. [Tina Lepri]

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Ad Arte Fiera il Premio Spada Partners.

L’associazione professionale Spada Partners ha rinnovato per il secondo anno consecutivo, la sua partnership con Arte Fiera Bologna e ha confermato il suo impegno a sostegno dell’arte contemporanea con l’istituzione del Premio Spada Partners. Il riconoscimento vuole sostenere un artista, senza limiti di nazionalità, età o disciplina, attraverso l’acquisizione di un’opera che fornisca la migliore chiave di lettura dei tempi in cui viviamo. L’opera vincitrice verrà esposta in modo permanente negli uffici di Milano, dove è allestita una collezione unica d’arte contemporanea che si fonde con tutti gli ambienti ed è fruibile sia dai collaboratori che dai clienti. La giuria è composta da Roberto Spada, managing partner Spada Partners e collezionista; Chiara Massimello, art consultant; Rischa Paterlini, independent curator; e Lugi Cerutti, chief executive officer di «Il Giornale dell’Arte». [Redazione]

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Mostre in corso La figura femminile in una mostra diffusa ad Anghiari.

Segnalato dalla Cnn tra le più belle mete turistiche europee del 2022, il borgo medievale di Anghiari (Fi) ospita fino all’8 marzo la mostra diffusa «Storie di donne. Da Albrecht Dürer alla contemporaneità di Ilario Fioravanti», a cura di Gabriele Mazzi e Benedetta Spadaccini. Cinque secoli di grande arte connettono quattro fondamentali spazi culturali, indagando la figura femminile nella religione e nel mito. Diretto da Mazzi, il Museo della Battaglia e di Anghiari, capofila della mostra insieme al Comune, presenta per la prima volta una parte del fondo Bagnobianchi con 20 opere grafiche che spaziano dall’«Adamo ed Eva» di Dürer alla «Penelope» di Klinger, passando per autori come Goya e Manet. La «Madonna con il Bambino» è il soggetto delle tre opere di Giovanni dal Ponte, Jacopo della Quercia e Benedetto Buglioni proposte invece dal Museo delle Arti e Tradizioni Popolari dell’Alta Valle del Tevere-Palazzo Taglieschi. Lo scultore contemporaneo romagnolo Ilario Fioravanti è infine protagonista, nel centenario della nascita, nella chiesa di Sant’Agostino a Palazzo Pretorio con opere profondamente legate alla sensibilità rinascimentale. [Elena Franzoia]
 

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Addii Alfred Leslie.

È scomparso a Brooklyn il 27 gennaio, all’età di 95 anni, in seguito a complicazioni da Covid-19, il pittore americano Alfred Leslie. Nato nel 1927 nel Bronx, figlio di immigrati tedeschi, si chiamava in realtà Alfred Lippitz. Dopo le scuole superiori, studiò arte alla New York University (tra i professori c’era lo scultore Tony Smith) e frequentò anche i corsi dell’Art Students League e del Pratt Institute. Leslie iniziò la sua carriera come espressionista astratto, per poi abbandonare questo stile e dipingere in modo figurativo. Nel 1976, il Museum of Fine Arts di Boston organizzò una retrospettiva della sua opera, che passò poi all’Hirshhorn Museum and Sculpture Garden di Washington e al Museum of Contemporary Art di Chicago. Sue opere sono presenti nelle collezioni dell’Art Institute di Chicago, del Metropolitan Museum e del Museum of Modern Art di New York e del Walker Art Center di Minneapolis. [Wallace Ludel]

Redazione, 31 gennaio 2023 | © Riproduzione riservata