NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL’ARTE | 24 GENNAIO 2023

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MARTEDÌ 24 GENNAIO 2023

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«La repasseuse» (1904), di Pablo Picasso (particolare). New York, Guggenheim Collection

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Chiesto in restituzione un Picasso del periodo blu al Guggenheim di New York.

Gli eredi di Karl e Rosi Adler, collezionisti d’arte ebrei fuggiti dalla Germania nel 1938 per sfuggire alle persecuzioni naziste, chiedono la restituzione del dipinto del «periodo blu» di Pablo Picasso «La repasseuse» («La stiratrice»), del 1904, che, in una causa depositata la scorsa settimana, sostengono essere «in possesso illegittimo» della Fondazione Solomon R. Guggenheim. Nella loro richiesta, gli otto discendenti di Adler (cittadini argentini e statunitensi) chiedono la restituzione del dipinto o un risarcimento commisurato al suo attuale valore di mercato, che si aggira tra i 100 e i 200 milioni di dollari. Prima dell’avvento del regime nazista e della sistematica espropriazione e persecuzione degli ebrei tedeschi, Karl Adler era stato presidente del consiglio di amministrazione di un’azienda produttrice di articoli in pelle a Baden-Baden. Con l’aggravarsi della situazione degli ebrei tedeschi e la spogliazione dei loro beni e diritti, gli Adler furono costretti a vendere tutto ciò che potevano per ottenere denaro contante e, secondo la causa, nell’ottobre 1938 vendettero «La repasseuse» al mercante Justin K. Thannhauser per 6.887 franchi svizzeri dell’epoca. [Benjamin Sutton]

02

John Akomfrah rappresenterà il Regno Unito alla Biennale di Venezia.

Il cineasta e artista John Akomfrah, noto per le sue videoinstallazioni che esplorano temi come il cambiamento climatico e il postcolonialismo, rappresenterà la Gran Bretagna alla 60ma Biennale di Venezia del prossimo anno (20 aprile-24 novembre 2024). Skinder Hundal, direttore globale arti del British Council e commissario del Padiglione britannico, dichiara in un comunicato: «La qualità e la profondità della sua arte non mancano mai di ispirare una profonda riflessione. Per il British Council avere un artista britannico-ghanese così importante a Venezia è un momento esaltante». Akomfrah da parte sua afferma in una dichiarazione: «Sono grato che mi sia stato concesso un momento per esplorare la complessa storia e il significato del Padiglione britannico e della nazione che rappresenta, così come la sua sede architettonica a Venezia, con tutte le storie che ha raccontato e continuerà a raccontare». [Gareth Harris]

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Da Christie’s nel 2023 un programma globale di eventi sulla questione «restituzioni» ai legittimi eredi delle famiglie ebree.

Nel 2023 ricorre il 25mo anniversario dei princìpi di Washington, un accordo internazionale che ha aperto una nuova era per quanto riguarda l’arte perduta o rubata durante il periodo nazista tra il 1933 e il 1945. Nel corso dell’anno, il Dipartimento restituzioni di Christie’s terrà «Reflecting on Restitution», un programma globale di eventi in cui studiosi, esperti legali, ricercatori e parti interessate si incontreranno a Parigi, Amsterdam, Vienna, Berlino, Londra, New York, negli Stati Uniti e a Tel Aviv per condividere e discutere storie, idee e prospettive sul tema. Il programma «Reflecting on Restitution» di Christie’s inizia il 27 gennaio a Parigi con una mostra pubblica inaugurale. [Redazione]

04

Un convegno su San Casciano dei Bagni.

C’è molta attesa per il convegno internazionale «Dentro il Sacro. Multiculturalismo e plurilinguismo nello scavo del Bagno Grande a San Casciano dei Bagni», che avrà inizio domani 25 gennaio, dedicato alla clamorosa scoperta avvenuta nel novembre scorso. Due giornate, il 25 e il 26 gennaio presso l’Aula Magna Virginia Woolf dell’Università per Stranieri di Siena (inizio ore 10), cui prenderà parte oltre una cinquantina di relatori impegnati nello studio dello straordinario deposito votivo sotto la direzione scientifica di Jacopo Tabolli, autore del ritrovamento con Emanuele Mariotti. Tra i temi dell’incontro, che sarà possibile seguire anche in diretta streaming, la complessità del deposito e la comprensione del contesto, gli studi preliminari sui bronzi e sulle varie tipologie di offerte, le analisi sul santuario, sulla ritualità e sul paesaggio di transizione tra Etruschi e Romani. A corredo del convegno anche una mostra fotografica. È prevista la partecipazione del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. [Redazione]

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Danni all’Arena di Verona.

Sono gravi i danni ai gradoni romani dell’Arena di Verona: ha ceduto dalla gru, durante lo smontaggio, una struttura in acciaio larga 20 metri che sosteneva la maxi Stella di Natale. È successo ieri 23 gennaio e nell’Arena per fortuna non c’erano visitatori. Nel monumento posto sotto sequestro i tecnici lavorano per stabilire l’entità del danno ai marmi dei secolari gradoni. Il soprintendente Vincenzo Tiné ha dichiarato: «Si tratta comunque di un danno sostanzialmente irreversibile perché il restauro sarà posticcio e non potrà restituire la pietra». La Stella, ossia la gru e l’intero impianto che dal 1984 viene adornato per le feste natalizie nell’Arena, pesa 78 tonnellate, alta 70 metri e lunga 82 e ha una «coda» che viene fissata sulle gradinate dell’Arena. [Tina Lepri]

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La «prima» di Sangiuliano a Firenze.

Primo incontro del ministro Gennaro Sangiuliano con Firenze, alle Gallerie degli Uffizi con il direttore Eike Schmidt, il sindaco Dario Nardella, il presidente della Regione Eugenio Giani, la nuova soprintendente Antonella Ranaldi, il soprintendente uscente Andrea Pessina e il responsabile del progetto nuovi Uffizi, l’architetto Francesco Fortino. L’occasione è stata l’inaugurazione del restauro delle Reali Poste, che risalgono agli anni di Firenze capitale (1865-70), nell’area che un tempo ospitava l’antica Zecca medicea, che diventeranno sede del nuovo ristorante degli Uffizi (fruibile solo col biglietto del museo). Schmidt ha ricordato gli introiti degli Uffizi, che quest’anno ammontano a 35 milioni di euro e per l’anno prossimo possono diventare 40, grazie all’aumento del prezzo del biglietto, auspicando però l’accesso gratuito per i fiorentini, come al Metropolitan di New York. Sangiuliano si è complimentato con Schmidt per il lavoro che sta portando avanti, mentre, rivolgendosi al sindaco Nardella (ma forse sottintendendo le soprintendenze e i precedenti governi), ha criticato la lunghezza del cantiere ultraventennale dei Nuovi Uffizi. [Laura Lombardi]

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In una mostra itinerante sul faraone Ramsete (ora a San Francisco) si è accompagnati da Nefertari in Vr (realtà virtuale).

Nel cortile centrale del de Young Museum di San Francisco una grande stanza è piena di quelle che sembrano sedie a uovo della metà del secolo scorso: in realtà sono capsule per la realtà virtuale (Vr) Positron Voyager. Qui, dopo che un addetto vi ha fatto indossare pesanti occhiali e cuffie Vr, vi sedete e aspettate l’inizio del viaggio. «Ramsete e Nefertari: viaggio verso Osiride» è un’esperienza Vr di più di 10 minuti che vi porta nel deserto e nei monumenti dell’antico Egitto. È stato un frequentato spettacolo collaterale alla mostra «Ramsete il Grande e l’oro dei Faraoni» (fino al 12 febbraio), che presenta circa 180 tesori dell’antico Egitto. La «guida» in questo viaggio è un’animata Nefertari, amata regina di Ramsete II, che regnò tra il 1279 e il 1213 a.C., noto come il Faraone dei Faraoni per le sue conquiste militari e la costruzione di città e monumenti grandiosi. [Scarlet Cheng]

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Salvare subito in Ucraina 86 milioni di manoscritti, libri miniati, documenti storici.

È determinato l’appello di Anatolii Khromov, direttore generale degli Archivi di Stato ucraini. «Sta avvenendo un genocidio culturale della Russia che ha già distrutto più di 300 biblioteche statali e universitarie nel Paese e rubato i tesori archivistici, molti con i preziosi codici miniati d’importanza universale». L’opera di salvataggio è iniziata con squadre di archivisti, impiegati e volontari che, in una corsa contro il tempo, provvedono a selezionare, impacchettare, catalogare l’enorme patrimonio di Stato. I russi hanno rubato fino al 50% dei volumi e del materiale audiovisivo, ma i volontari sono riusciti a nascondere i documenti più preziosi. Fino a pochi mesi fa solo lo 0,6% di tutti gli archivi dell’Ucraina era digitalizzato: in sei mesi sono state realizzate più di 2,5 milioni di scansioni. L’appello via Twitter della bibliotecaria Anna Kijas della Tufts University di Boston per proteggere il patrimonio culturale dell’Ucraina, che ha contribuito alla nascita di salvataggio dati online, ha fatto anche nascere l’organizzazione «Sucho», che ha raccolto in poco tempo più di mille volontari ricercatori, negli Usa e in Austria, che lavorano, a turni e senza sosta, per l’operazione «Documents Men». [Tina Lepri]

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La street artist Laika irride Matteo Messina Denaro.

Uno schiaffo visivo al boss e ai mafiosi da una street artist molto conosciuta, Laika. Su un muro tra Scoppito e Costarelle di Preturo, vicino alla Casa Circondariale dell’Aquila dove è detenuto l’ex latitante, l’artista romana ha affisso un poster: rappresenta Giuseppe Di Matteo, il bambino ucciso e sciolto nell’acido dai mafiosi l’11 gennaio 1996 perché figlio di un collaboratore di giustizia, mentre esulta su un cavallo al galoppo che riporta la scritta «Mafia Sucks». Laika 1954 dedica l’opera «a Giuseppe ma anche a Nadia Nencioni, a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. A tutte le vittime di mafia», su Facebook pubblica le foto e scrive: «La mafia fa schifo e bisogna combatterla senza paura. Auguro a Matteo Messina Denaro di vivere più giorni possibile nelle sue condizioni sapendo adesso, che proprio fuori dalla sua “gabbia” c’è raffigurata una delle sue vittime che esulta per la sua cattura». L’artista compie i suoi blitz nell’anonimato. [Stefano Miliani]

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Un nuovo spazio milanese per la fotografia: Spbh Space.

Apre il 26 gennaio a Milano un nuovo spazio dedicato alla fotografia. Spbh Space Milano è un laboratorio, una galleria e un centro sociale fondato da Self Publish, Be Happy, organizzazione (che si occupa perlopiù di editoria e formazione) fondata da Bruno Ceschel a Londra nel 2010. Attraverso un programma di installazioni, workshop, conferenze ed eventi, Spbh Space promuove su scala locale e internazionale la sperimentazione, la collaborazione e la contaminazione tra arte, moda e design. Il 26 gennaio con l’inaugurazione prende avvio il programma «It’s Photography, Stupid!», che intende indagare i confini della fotografia contemporanea, grazie alle opere dei diplomati al Master di fotografia dell’Ecal, l’Ecole Cantonale d’Art di Losanna, in Svizzera. Saranno presenti gli artisti Clemens Fischer (che inaugurerà la sua installazione) e Augustin Lignier (che presenterà una sua installazione a marzo) e il musicista Tam Bor (Giacomo Bastianelli), che terrà una sua performance. [Redazione]

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Mostre che aprono Il Mast Photography Grant on Industry and Work a Bologna.

Fondazione Mast presenta la settima edizione del Mast Photography on Industry and Work, che finanzia la ricerca visiva contemporanea sui temi dell’industria e del lavoro, dando espressione a fotografi emergenti da ogni parte del mondo. La mostra espone i cinque progetti finalisti, insieme alle opere dei ventiquattro finalisti delle edizioni precedenti. La conferenza stampa di presentazione della mostra è fissata per domani 25 gennaio alle 11. Partecipa il curatore della mostra, Urs Stahel. [Redazione]
 

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Mostre aperte «Quotidiana» a Palazzo Braschi.

Continua la serie di mostre «Quotidiana» a Palazzo Braschi, promosse dalla Quadriennale di Roma e Roma Culture per festeggiare i 95 anni dalla nascita della Quadriennale. La mostra del duo artistico Eva & Franco Mattes (fino al 12 marzo) è nella sezione «Paesaggio»; quella della scultrice Martina Biolo (fino al 12 febbraio), è nella sezione «Portfolio». Le videoinstallazioni del duo Mattes, che vivono e lavorano a New York, traggono origine da una riflessione di Nadim Samman, curatore al KW Institute for Contemporary Art di Berlino. I Mattes, rappresentanti di punta della net art, cambiano spesso identità: è sconosciuta o alterata anche la loro reale immagine. [Tina Lepri]

Redazione, 24 gennaio 2023 | © Riproduzione riservata