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Veronica Rodenigo
Leggi i suoi articoliLa vigilia di Natale, in concomitanza con l’apertura delle due mostre goldiniane, si è inaugurato il Museo del Gioiello, il primo in Italia: 410 mq tra piano terra e ammezzato della Basilica Palladiana; uno spazio corrispondente all’antico Palatium vetus comunale e segnato da rinvenimenti durante il cantiere di restauro (tra cui il lacerto di una crocifissione riconducibile alla perduta Cappella di San Vincenzo). La nuova realtà espositiva, realizzata in partnership con il Comune, voluta e gestita da Fiera di Vicenza e costata un milione di euro, trova la sua naturale collocazione in un contesto in cui la produzione orafa è particolarmente sviluppata e valorizzata anche dall’annuale kermesse VicenzaOro. Sei sale e 9 aree tematiche (Simbolo, Magia, Funzione, Bellezza, Arte, Moda, Design, Icone e Futuro), allestite da Patricia Urquiola (nella foto), restituiscono l’evoluzione del gioiello nella storia. La direttrice Alba Cappellieri prende però le distanze dall’idea di un museo inteso come archivio, deposito e contenitore polveroso, e affida a 9 singoli curatori la scelta dei manufatti e preannuncia il loro riallestimento biennale.

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