Geneticamente predisposta per il design

Salone, FuoriSalone e Triennale fanno di Milano uno dei centri mondiali del settore

Gaetano Pesce, «Up 5 e 6», 1969, prodotto da B&B Italia (2000)
Michela Moro |  | Milano

Si può ancora definire design una serie di eventi che per quasi un mese trasformano una città nello spazio espositivo di «tutto», più grande al mondo? Dove per tutto s’intende design a 360 gradi e qualsiasi altro soggetto/oggetto che riguardi il vivere contemporaneo, con un giro d’affari d’importanza internazionale. Sembra una novità dei nostri giorni, ma il design è parte fondante del Dna milanese e lombardo.

Sua Maestà il Salone
Nel 1923 si inaugurava a Monza la prima «Mostra internazionale di Arte Decorativa», vetrina biennale del prodotto italiano, tra gli artisti partecipanti Fortunato Depero, Marcello Nizzoli e Gio Ponti. Nel 1933 l’esposizione si trasferisce nella neonata Triennale di Milano, progettata da Giovanni Muzio. Nel palazzo di 12mila metri quadrati sono passati tutti i grandi dell’architettura da Le Corbusier a Philip Johnson, a Renzo Piano, e ovviamente l’intera storia
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