Image

Figure per vergognosi

Stefano Luppi

Leggi i suoi articoli

L’antica Opera Pia Poveri Vergognosi, oggi parte dell’Azienda servizi alla persona di Bologna, vede origine il 25 marzo 1495 con il nome della «Compagnia de’ Poveri Vergognosi», retta da dieci notabili bolognesi definiti «procuratori». Lo scopo dell’Istituzione era, ed è, quello di «provvedere ai poveri, ai quali era vergogna il mendicare per essere caduti in povertà per disgrazie ed infortuni dei loro stati e condizioni» e mezzo secolo dopo, attraverso la fondazione del Conservatorio di Santa Marta, iniziarono ad aggregarsi altre istituzioni benefiche. Con gli enti di assistenza nel corso dei secoli si è aggregato anche un amplissimo patrimonio artistico che venne reso noto, in parte, nel 1995 attraverso la rassegna «Gli splendori della vergogna».

Oggi la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna promuove, con gli stessi fini, «Figure del tempo barocco», mostra curata da Marco Riccòmini e visitabile dal 17 aprile al 12 giugno. La rassegna riunisce una trentina di dipinti di figura di artisti bolognesi o attivi sul territorio, tra i quali Giuseppe Maria Crespi, Cesare Gennari, Ercole Graziani e Giuseppe Varotti, scelti dal curatore che ha avanzato qualche attribuzione nuova e dotandoli di una nuova revisione critica, prediligendo quasi sempre artisti meno conosciuti.

Questa mostra nasce nell’ambito del Piano programmatico 2016-2018 delle tre Aziende dei servizi alla persona (Asp) con il fine di «far conoscere il patrimonio artistico delle tre Asp “Irides, Poveri Vergognosi e Giovanni XXIII” alla città di Bologna». Dopo la recente fusione, le aziende sanitarie bolognesi hanno ottenuto in eredità un ampio numero di oggetti antiquariali e opere d’arte che i responsabili hanno annunciato di voler stimare e valutare.

Nel Piano, inoltre, si legge che «una volta completato l’inventario, si aprono diversi temi che vanno dalla necessaria attività di conservazione all’eventuale vendita di quei beni definiti durante la fase di mappatura del patrimonio come beni di valore puramente antiquariale e non artistico».

Stefano Luppi, 10 aprile 2016 | © Riproduzione riservata

Articoli precedenti

La neodirettrice delle Gallerie Estensi parla del suo progetto di rinnovamento dei musei e reagisce a chi le rimprovera la mancanza di esperienza museale

Attraverso 181 bozzetti su carta il MAMbo omaggia la ricerca di Francesca Alinovi con una mostra sui writer italiani degli ultimi quattro decenni 

Rinnovato il percorso espositivo, ora in nove sezioni. Un’intera sala per Guercino

Nel grande lavoro di sintesi che ha richiesto la mostra allestita al Meis di Ferrara il ’900 è raccontato dalla storia, dall’arte e dalla vita quotidiana della popolazione ebraica della penisola

Figure per vergognosi | Stefano Luppi

Figure per vergognosi | Stefano Luppi