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Immagine tratta dalla videoinstallazione di Rachel Rose «Wil-O-Wisp». Cortesia dell'artista

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Immagine tratta dalla videoinstallazione di Rachel Rose «Wil-O-Wisp». Cortesia dell'artista

Femmine contemporanee

Quattro giovani artiste per quattro personali alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

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Jenny Dogliani

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Quattro giovani artiste per quattro personali. La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo lancia uno sguardo femminile sulla contemporaneità. Tutte e quattro le mostre sono curate da Irene Calderoli e s’inaugurano il 2 novembre. Inglese, di origine ghanese, finalista del Turner Prize, Lynette Yadiom-Boakye espone dipinti raffiguranti ragazze e ragazzi di colore sospesi in sfondi monocromatici. Sono personaggi fittizi e immaginari alla ricerca delle propria identità e collocazione nel mondo.

L’americana Rachel Rose presenta invece, in anteprima europea, la videoinstallazione «Wil-O-Wisp», prodotta con il Philadelphia Museum of Art nell’ambito di un programma di sostegno per giovani artisti. L’opera riflette sulle odierne rappresentazioni e interpretazioni della storia, concentrandosi sulla persecuzione delle donne accusate di stregoneria nell’Inghilterra del 1500. Rumena, residente a New York, Andra Ursuta realizza sculture e installazioni connotate da tetro umorismo, volte a disturbare e provocare lo spettatore per smuoverlo dalla sua indifferenza.

Alla base dei suoi lavori vi è una riflessione su propaganda, estremismi e cultura popolare. Infine, la scozzese Monster Chetwynd, residente a Glasgow. La sua ricerca mescola pittura, installazione, video, performance e scultura per indagare la relazione tra arte e teatro. Presenterà lavori inediti e non, e un nuovo progetto performativo.

Immagine tratta dalla videoinstallazione di Rachel Rose «Wil-O-Wisp». Cortesia dell'artista

Jenny Dogliani, 31 ottobre 2018 | © Riproduzione riservata

Femmine contemporanee | Jenny Dogliani

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