Quattro giovani artiste per quattro personali. La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo lancia uno sguardo femminile sulla contemporaneità. Tutte e quattro le mostre sono curate da Irene Calderoli e s’inaugurano il 2 novembre. Inglese, di origine ghanese, finalista del Turner Prize, Lynette Yadiom-Boakye espone dipinti raffiguranti ragazze e ragazzi di colore sospesi in sfondi monocromatici. Sono personaggi fittizi e immaginari alla ricerca delle propria identità e collocazione nel mondo.
L’americana Rachel Rose presenta invece, in anteprima europea, la videoinstallazione «Wil-O-Wisp», prodotta con il Philadelphia Museum of Art nell’ambito di un programma di sostegno per giovani artisti. L’opera riflette sulle odierne rappresentazioni e interpretazioni della storia, concentrandosi sulla persecuzione delle donne accusate di stregoneria nell’Inghilterra del 1500. Rumena, residente a New York, Andra Ursuta realizza sculture e installazioni connotate da tetro umorismo, volte a disturbare e provocare lo spettatore per smuoverlo dalla sua indifferenza.
Alla base dei suoi lavori vi è una riflessione su propaganda, estremismi e cultura popolare. Infine, la scozzese Monster Chetwynd, residente a Glasgow. La sua ricerca mescola pittura, installazione, video, performance e scultura per indagare la relazione tra arte e teatro. Presenterà lavori inediti e non, e un nuovo progetto performativo.
Articoli precedenti
Un viaggio tra i Padiglioni Nazionali ai Giardini alla ricerca dei processi alla base di una vera de-colonizzazione
Un viaggio alla scoperta dei Padiglioni nazionali e degli eventi più attesi in laguna
Un viaggio alla scoperta dei Padiglioni nazionali nei Giardini e all’Arsenale
Alle Procuratie Vecchie i lavori dell’artista americano ripercorrono le tappe della sua carriera