«Untitled (In memoria di Sandy Calder)» (1977) di Dan Flavin. Foto di David Zwirner

Image

«Untitled (In memoria di Sandy Calder)» (1977) di Dan Flavin. Foto di David Zwirner

Epifanie luminose in Provenza

La mostra su Dan Flavin, riunisce una selezione di opere che l’esponente del Minimalismo americano realizzò in omaggio ad artisti amici come lui impegnati nelle rivoluzioni estetiche degli anni ’60

Dal 2 luglio al 9 ottobre la Collection Lambert ospita Dan Flavin e Anna Veronica Janssens. «Épiphanies», la mostra su Flavin, riunisce una selezione di opere che l’esponente del Minimalismo americano realizzò in omaggio ad artisti amici come lui impegnati nelle rivoluzioni estetiche degli anni ’60.

Flavin è noto per le sue spettacolari installazioni di tubi di neon fluorescenti, ispirate al principio della «riduzione minimale» del filosofo Richard Wollheim, base stessa della Minimal Art. La prima, composta da un solo tubo di neon a luce gialla posato in diagonale ad una parete, era già un omaggio: «Diagonal of May 25, 1963 (to Constantin Brancusi)».

Altre portano i nomi di Vladimir Tatlin, Josef Albers, Henri Matisse, Alexander «Sandy» Calder o Jasper Johns e Cy Twombly. La personale di Ann Veronica Janssens ha per titolo «La postérité du soleil», ispirato a un’opera di Albert Camus e del poeta René Char, un inno alla luce e ai paesaggi della Provenza.

L’artista belga si interessa alla dimensione sensoriale della realtà. Sulla scia delle esperienze spaziali dei costruttivisti le sue installazioni sono fatte di fasci di luce e riflessi.

Così quella di Avignone, dove, giocando con la luce, realizza un’installazione di sculture e dipinti posati sul pavimento, in dialogo con le opere di Flavin. Fino all’11 settembre alla Fondation CAB di Saint-Paul de Vence si tiene la mostra partner «Ann Veronica Janssens. 5766 Chemin des Trious».

Luana De Micco, 06 luglio 2022 | © Riproduzione riservata

Articoli precedenti

Si chiama Neom la megalopoli futuristica, dal costo di 500 miliardi di dollari e dalle dimensioni gigantesche di una catena montuosa. Utilizzerà energie rinnovabili «a zero emissioni», ma persino i francesi contestano a Edf, partner connazionale, il fatto che il progetto sia disumano e insostenibile

Opere in ceramica che rappresentano bizzarre creature ibride, tra uomo, animale ed elementi naturali arricchiscono il suggestivo percorso espositivo nella galleria Perrotin

La competizione sportiva più famosa al mondo è fonte d’ispirazione generalizzata per le più diverse mostre cittadine, al Louvre, al Marmottan-Monet, al Musée du Luxembourg e al Palais de la Porte Dorée

Gallerie di tendenza ma anche esercizi storicizzati della Ville Lumière partecipano alla 26ma edizione della fiera parigina, che il prossimo anno tornerà «a casa»

Epifanie luminose in Provenza | Luana De Micco

Epifanie luminose in Provenza | Luana De Micco