Emma Hart vince il Max Mara Art Prize for Women

Emma Hart, vincitrice della sesta edizione del Max Mara Prize  for Women, fotografata nel suo studio londinese da Thierry Bal
Federico Castelli Gattinara |

Londra. È Emma Hart ad aggiudicarsi la sesta edizione del biennale Max Mara Art Prize for Women, nato nel 2005 e rivolto ad artiste che lavorano nel Regno Unito e non hanno mai esposto in un’antologica.
Ad annunciarlo è Iwona Blazwick, potente signora dell’arte inglese e dal 2001 direttrice della Whitechapel Gallery, che collabora al premio.
La Hart, classe 1974, è stata scelta tra una rosa di cinque finaliste e quest’anno passerà sei mesi tra Milano, Todi e Faenza (con brevi soggiorni anche a Roma e Napoli), in una residenza d’artista personalizzata per creare un suo nuovo lavoro che sarà esposto nel 2017 alla Whitechapel Gallery e poi alla Collezione Maramotti di Reggio Emilia.

L’artista, che opera con ceramica, video, fotografia e suono, ha vinto con un progetto che si sviluppa attorno al tema del potere della famiglia, esplorato attraverso simboli, oggetti, sistemi e relazioni
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