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Dieci storie ispirate da Hopper

Carlotta Venegoni

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«È il vuoto che resta negli occhi. Vuota è la vetrata del bar, vuota è la strada, vuota la casa di fronte, le finestre. Troppa luce. Eccessiva per essere una notte del ’42. Dentro al bar c’è Glenda, perché lei si chiama Glenda. Lui è Rudy, lo si capisce dal Borsalino adagiato morbido sulle orecchie. L’altro, lo vediamo di spalle, ha un nome tutto suo e se lo tiene per sé». È così che Michele Mozzati immagina la storia incuneata in una delle opere più celebri del pittore statunitense Edward Hopper, «Nighthawks». Luce con muri è un piccolo libro composto di dieci brevi storie ispirate a quadri di Hopper e alle emozioni che questi sono capaci di indurre. Ogni opera dell’artista statunitense è caratterizzata dal silenzio, dall’incomunicabilità tra i personaggi, dall’attesa, dalla luce mai diffusa, nata per sottolineare ombre e creare violenti contrasti. Opere vicine all’arte metafisica, che sgomentano per i loro immensi vuoti.

Mozzati, autore di testi televisivi e teatrali in coppia con Gino Vignali, propone una diversa lettura di dieci quadri di Hopper, un’interpretazione empatica, un esercizio della fantasia, la sua, che va oltre la critica e l’analisi tecnica; è un viaggio dentro e fuori dal dipinto, suggestionato dalla sola osservazione del soggetto. Si fa coinvolgere in una storia e «tira dentro» anche il lettore. I soggetti acquisiscono nomi, sviluppano pensieri e inquietudini, hanno una loro forte identità e ciò che solo superficialmente cogliamo, da un veloce sguardo rivolto al dipinto, è solo un momento, un attimo della loro complessa realtà. In questo viaggio incontriamo Richard, che fa parte del «popolo dei calzini bianchi» e che ha organizzato la convention di «People in the Sun» e Geraldine «bionda, ma con il viso non pervenuto». Non scopriremo mai il viso de l’«Ingrugnito», di spalle, che sta finendo il suo bicchiere e attenderemo la giornata difficile della donna sola, rossa, che aspetta di fronte a un cielo blu intenso. E poi c’è Giovanna, che a mezzogiorno si concede qualche minuto per sé prima che la sua vita cambi per sempre.

Una lettura che l’autore propone a chi Hopper lo conosce già, ma anche a chi lo ignora. È rivolto ad adulti capaci di sognare davanti a un’opera d’arte che suscita emozioni, in una forma di lettura che si può accostare all’età infantile, quando guardando le figure si era in grado di proiettare una storia, «quella che ci pareva di vedere. O di immaginare».

Luce con muri. Storie da Edward Hopper
di Michele Mozzati
60 pp., ill. b/n e col.
Skira, Milano 2016
€ 13,50

Carlotta Venegoni, 10 novembre 2016 | © Riproduzione riservata

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