L'installazione di Alessandra Franco a Paestum

Image

L'installazione di Alessandra Franco a Paestum

Di scena a Paestum i cambiamenti climatici

È l'occasione per compiere un focus sul tema dell’ambiente che oggi sembra avere una preoccupante accelerazione

Il dipinto «Ruderi di un mondo che fu...», realizzato dal pittore napoletano Federico Cortese nel 1891 e raffigurante Paestum sommersa dalle acque, è stato assunto come manifesto visivo del pensiero che ha ispirato la mostra «Poseidonia città d’acqua: archeologia e cambiamenti climatici» (fino al 31 gennaio), curata da Paul Carter, Adriana Rispoli e Gabriel Zuchtriegel al Parco Archeologico di Paestum.

È l'occasione per compiere, attraverso il rapporto con l’antico e da un punto di vista eccentrico rispetto alle indagini tradizionali, un focus sul tema dell’ambiente e sui cambiamenti climatici che da sempre segnano il tempo vita del pianeta, ma che oggi sembrano avere una preoccupante accelerazione.

Il legame radicato e profondo tra Paestum, l’antica Poseidonia dei Greci, e l’acqua, consente ad archeologi, scienziati, scrittori e artisti contemporanei di raccontare con questa mostra la storia del rapporto tra l’antica città, il mare e l’ambiente circostante della Piana del Sele, attraverso oggetti provenienti dalle collezioni di Paestum (alcuni mai esposti prima), il quadro di Cortese (proveniente dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma), proiezioni, elaborate dal Centro di Studi sui Cambiamenti Climatici nel Mediterraneo, sui cambiamenti climatici e ambientali che potrebbero interessare il territorio nei prossimi cento anni e il videomapping di Alessandra Franco sul Tempio di Nettuno.

L'installazione di Alessandra Franco a Paestum

Olga Scotto di Vettimo, 09 ottobre 2019 | © Riproduzione riservata

Articoli precedenti

Il 29 febbraio si concludono le Celebrazioni vanvitelliane. Dal primo marzo circa 3mila metri quadrati, rifunzionalizzati, ospiteranno attività educative, una sala convegni, un nuovo bookshop e un’area per le mostre temporanee

A Caserta una ventina di opere dell’artista napoletano, che «da sempre lavora a scarnificare il corpo della pittura per portarlo alla struttura terminale, lo scheletro»

Due grandi artisti americani, che hanno esaminato le strutture linguistiche dell’arte del ’900, protagonisti nella galleria partenopea

Nelle due sedi di Studio Trisorio l’artista realizza un doppio percorso espositivo in cui la precarietà affascina e la violenza non trova rimedio

Di scena a Paestum i cambiamenti climatici | Olga Scotto di Vettimo

Di scena a Paestum i cambiamenti climatici | Olga Scotto di Vettimo