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Di chi sono tutte quelle scarpe?

Federico Castelli Gattinara

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Quindici incredibili storie nel libro di Laura Larcan 

A seconda dei punti di vista l’archeologia può essere pensata come una iattura o come un’opportunità, come un ostacolo all’ammodernamento o come una grande occasione per sviluppare il senso civico dei territori e di chi li abita. Questi opposti punti di vista trovano una sorta di apoteosi e punto di caduta a Roma e suburbio, che stratifica sotto di sé secoli di storia. Laura Larcan, giornalista che da anni si dedica ai beni culturali e all’archeologia della capitale, prima dalle colonne di «la Repubblica» e poi di «Il Messaggero», ha ricucito quindici incredibili scoperte in città avvenute dal 2006 a oggi e seguite in prima persona per via della sua professione.

Si tratta perlopiù di archeologia, ma non soltanto, e per ripercorrerle, raccontandole con una scrittura molto ben limata e coinvolgente, ha risentito tutti i principali attori, funzionari, «scopritori» di allora, facendosi riportare dettagli, emozioni, storie e mirabilia di quanto avvenuto. In altre parole ha risollevato il velo rendendo di nuovo carne viva, pulsante, quella trama fatta di «fortuna e casualità, intuizione ed esperienza», quel lavoro corale di decine tra studiosi ed esperti (archeologi, antropologi, speleologi, restauratori, architetti) e in due casi perfino militari della Guardia di Finanza, che hanno reso l’archeologia degli ultimi dieci anni a Roma una vera e propria avventura.

Si sa che le indagini di archeologia preventiva, prima di intraprendere un’opera pubblica o privata in concessione che implichi uno scavo, sono state e sono ancora una delle principali fonti di scoperte. Ma anche il lavoro più ordinario, come la sostituzione delle rotaie di un tram, può trasformarsi in una sorprendente finestra sulla storia millenaria che riposa sotto i nostri piedi. «Abbiamo scelto i casi più singolari, scrive l’autrice, per indagarne tutta la complessità, tentando di ripercorrerne luoghi e tempi, setacciando dettagli meno noti, facendo luce su alcuni elementi rimasti avvolti dal mistero». Si va dal gruppo dei Niobidi della villa di Messalla a Ciampino al Caligola fatto a pezzi ritrovato dalle Fiamme Gialle, dalla cosiddetta tomba del Gladiatore lungo la via Flaminia al Mausoleo degli stucchi del Quadraro, alle inquietanti decine di scarpe anni Trenta e Quaranta sotto la Piramide (un «cold case» ancora senza spiegazione definitiva), e molto altro. Di ogni storia si seguono tracce e sviluppi fino ad oggi.  

Roma, le scoperte mai raccontate 
di Laura Larcan
173 pp., ill. b/n
CartaCanta Editore, Forlì 2016
€ 13,00

Federico Castelli Gattinara, 14 settembre 2016 | © Riproduzione riservata

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