Design 200 da Cambi

Tra i 200 pezzi proposti, molti sono quelli che meritano attenzione, ecco i più interessanti tra top lot e design d’autore

Cassettiera pensile di Gio Ponti (20-40mila euro). Cortesia di Cambi Casa d’Aste
Carla Cerutti |  | Milano

Si chiama «Design 200» perché sono 200 i lotti proposti da Cambi a Milano, mercoledì 18 ottobre, a tutti gli appassionati del design d’autore, settore in forte crescita sia sul mercato internazionale che nazionale. Tra i numerosi lotti da segnalare, alcuni meritano particolare attenzione.

Progettata nel 1954 da Gio Ponti per gli arredi dell’Hotel Royal di Napoli e realizzata dalla ditta Dassi di Lissone, la cassettiera pensile con struttura in acero e con un unico supporto centrale in ottone, è oggi uno dei pezzi più ricercati dell’architetto milanese, testimonianza della sua genialità rimasta inalterata per buona parte del Novecento (stime 20-40mila euro).
Lampada a sospensione mod. 2223 di Max Ingrand (20-40mila euro). Cortesia di Cambi Casa d’Aste
Di Max Ingrand, designer e artista francese, direttore artistico di FontanaArte dal 1954 al 1967 e autore di progetti che uniscono funzionalità ed eleganza, vengono presentate numerose produzioni. La più notevole è una grande lampada a sospensione del 1960, con struttura in ottone, schermo in cristallo curvato satinato e corpo a raggiera in cristallo colorato molato (20-40mila).
Sei sedie, modello «Africa» di Afra e Tobia Scarpa (10-20mila euro). Cortesia di Cambi Casa d’Aste
Tra i top lot vanno segnalate sei sedie modello «Africa», in legno di diverse essenze e con seduta in compensato curvato rivestito in pelle,prodotte nel 1970 da Maxalto e firmate da Afra e Tobia Scarpa, uno dei modelli che stanno riscuotendo maggior successo sul mercato (10-20mila). Di Ignazio Gardella cofondatore con Luigi Caccia Dominioni di Azucena e ancora oggi fonte d’ispirazione per giovani architetti e designer, all’incanto una coppia di poltrone modello «Digamma», con struttura in metallo e acciaio smaltato e sostegni in ottone, prodotta da Gavina nel 1957 (10-20mila).
Due poltrone modello «Digamma» di Ignazio Gardella (10-20mila). Cortesia di Cambi Casa d’Aste
Esemplificativa dello stile innovatore degli anni Sessanta è la coppia di lampade da tavolo modello «La Ruspa», in alluminio laccato, realizzata nel 1968 da Martinelli su disegno di Gae Aulenti (10-15mila). Anch’esso tipico degli anni Sessanta, sia per la particolarità del modello che per i materiali utilizzati, il divano «Serpente», prodotto da Studio Most nel 1969 su disegnodi Marzio Cecchi, si snoda nella sua lunghezza di oltre 6 metri grazie ai 19 moduli con struttura in metallo e rivestimenti in pelle (10-20mila).
Divano modello «Serpente» di Marzio Cecchi (10-20mila). Cortesia di Cambi Casa d’Aste
Infine, tra gli arredi più curiosi della vendita, un pezzo unico del noto designer giapponese Shigeru Uchida: un tavolo con sgabelli modello «Land», in tubolare metallico con sedute rivestite in tessuto e piano in legno laminato, creato per la mostra «Decoration Today» del 2015 come uno di tre esemplari raffiguranti aree geografiche del Giappone (12-15mila).
Tavoli e sgabelli, modello «Land» di Shigeru Uchida (12-15mila). Cortesia di Cambi Casa d’Aste

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