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Da Palmezzano a Dorazio

Le aste di pittura antica e di arte moderna e contemporanea di Minerva

Francesca Romana Miorelli

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La casa d’aste Minerva Auctions il 15 novembre nella vendita di arte moderna e contemporanea propone oltre 200 lotti. Spiccano due oli dalle radici informali: un iconico «Touzay» di Georges Mathieu, del 1967 (60-80mila euro) dalla collezione di Ugo Tognazzi e una tela più piccola ma accesa di Karel Appel, «Eternal space of being n°1» (30-40mila euro).

Piero Dorazio è presente con un notevole «Reticolo verde» del 1962 e con la tela «Due fuochi», 1965 (40-60mila euro), donata dal pittore a Giuseppe Ungaretti in un periodo in cui si stringe il loro sodalizio intellettuale e nasce il volume a quattro mani «La luce».

Anche Maria Lai ha sempre confermato esiti più che soddisfacenti da Minerva, che da parte sua ha contribuito a valorizzarne il mercato. Spiccano la gigantesca tela «Pagina gialla», 1994, filo e stoffa, (20-30mila euro) e un raro «Modellino di telaio per Aggius», 2008, servito per uno dei 14 telai della performance ambientale nel borgo di Aggius.

Di Gastone Novelli (a Frieze Masters Massimo De Carlo ha unicamente presentato una sua personale) sarà battuta la carta «Juri Novelli Gagarin», 1961 (18-22mila euro) in cui un concatenamento d’immagini, parole, segni, frammenti linguistici, flusso narrativo è reiterato in porzioni di collage. Un olio del giovanissimo Marino Marini, «Ersilia», 1930 (55-70mila), ripropone una scultura che si pensava perduta.

Il 29 novembre l’asta di dipinti e disegni antichi annuncia scoperte appetitose, a cominciare da tre inediti di scuola napoletana tra barocco e rococò e da una tela giovanile di Massimo Stanzione, raffigurante il martirio di una santa e databile 1623-24 (base d’asta 10mila euro).

Francesco Solimena è rappresentato da una pala d’altare con «San Gennaro che chiede alla Madonna la protezione per Napoli» e da un «Ritratto di dama» modernamente colta nell’intimità. È inedita pure la grande lunetta a tempera di Marco Palmezzano «Dio Padre benedicente tra i Cherubini» (60-80mila) buon esempio della maturità artistica del forlivese.

Erede e genero di Mengs, Anton von Maron è l’autore del vivace «Ritratto di Buonaccorso Buonaccorsi all’età di tre anni» (25-35mila). Infine di Francesco Zanin saranno battuti «Il Bucintoro a San Nicolò del Lido» e «La Piazzetta di San Marco con san Giorgio Maggiore» (6-8mila ciascuno).
 

Francesca Romana Miorelli, 16 novembre 2016 | © Riproduzione riservata

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