Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Particolare di «Ritratto femminile», Angelica Kauffmann, 1804, stima 30-50mila euro, cortesia di Finarte

Image

Particolare di «Ritratto femminile», Angelica Kauffmann, 1804, stima 30-50mila euro, cortesia di Finarte

Da Finarte Kauffmann inedita, da Farsetti Zandomeneghi impressionista

Ottobre sarà all’insegna dell’arte del XIX e XX secolo a Milano e Prato

Elena Correggia

Leggi i suoi articoli

Se si sfoglia il catalogo dell’asta di arte figurativa tra XIX e XX secolo in programma da Finarte a Milano, il 19 e 20 ottobre, a catturare subito l’attenzione è un inedito e raffinato ritratto femminile della pittrice neoclassica Angelica Kauffmann (stima 30-50mila euro). Datato 1804, il dipinto costituisce una nuova scoperta nella produzione dell’artista e verrà incluso nel suo catalogo ragionato di dipinti, stampe e disegni di prossima pubblicazione. La giovane donna raffigurata colpisce per la dolcezza della fisionomia, l’eleganza delle vesti, ma soprattutto per l’accuratezza nella resa dei gioielli che indossa, fra cui un insolito ciondolo a forma di freccia con un fiocco appeso a una catena a maglie d’oro. 
IMG20231018174630229_130_130.jpeg
La pittura divisionista trova invece svariate interpretazioni, a partire da quella innovativa di Plinio Nomellini che in «I fenicotteri tra i falaschi – Luna d’ottobre», eseguito a Torre del Lago nel 1905, studia una resa atmosferica della natura dai risvolti simbolisti (30-50mila). Una pennellata divisionista, vigorosa e solare, contraddistingue poi il ritratto di fanciulla, personificazione dell’«Estate» (4-6mila), di Angelo Dall’Oca Bianca, eseguito nel 1890 e dedicato a Giuseppe Adami, librettista di Puccini, con il quale nacque un’amicizia dalla comune frequentazione dell’ambiente scapigliato veronese. Fra i paesaggisti di area meridionale spicca Francesco Lojacono, cantore delle vedute della sua Sicilia, soprannominato «il pittore del sole», di cui è offerto l’olio su tela «Verso l’isola delle Femmine», uno scorcio di uomini e natura dal taglio cinematografico (20-30mila).
IMG20231018175052820_130_130.jpeg
Sabato 28 ottobre è la volta di Farsetti, che a Prato allestisce un’asta di dipinti e sculture del XIX e XX secolo. Qui si fa notare «La petite modiste», lavoro di Federico Zandomeneghi (220-280mila euro), in cui traspare l’influenza della pittura impressionista e dell’ambiente parigino. Un delicato scorcio di quotidianità, occasione per celebrare la figura femminile, soggetto ricorrente e prediletto dall’artista. Appartengono a un altro stile, ma non sono meno significative, due opere di Giulio Aristide Sartorio. La prima «Madonna degli Angeli» (Magnificat), del 1895, è un tondo dalla ricca bibliografia e storia espositiva, di evidente ispirazione neoquattrocentesca e preraffaellita, come traspare dai tratti e dalla capigliatura della figura femminile principale (70-90mila).
IMG20231018174511185_130_130.jpeg
La seconda, un «Pannello del Fregio per la sala del Lazio all’Esposizione nazionale di Belle Arti di Milano» (40-60mila), venne realizzato nel 1906 per celebrare le conquiste e il progresso dell’uomo in occasione dell’apertura del traforo del Sempione. È noto che altri due pannelli dello stesso fregio sono stati recentemente acquistati dal Museo d’Orsay di Parigi. Da citare poi una selezione di dipinti del modenese Eugenio Zampighi, risalenti al suo periodo fiorentino, vivaci scene di genere, incentrate sulla quotidianità familiare all’interno di ambienti semplici e contadini (fra questi «Il lavoro a maglia», stimato 7-10mila euro).

«Il lavoro a maglia» di Eugenio Zampighi, stima 7-10mila euro, cortesia di Farsetti Arte

«La petite modiste» di Federico Zandomeneghi, stima 220-280mila euro, cortesia di Farsetti Arte

«Fenicotteri tra i falaschi - Luna d’ottobre», 1905, stima 30-50mila euro, cortesia di Finarte

Elena Correggia, 18 ottobre 2023 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Le opere aborigene più costose e più ricercate sono quelle storiche, realizzate dalla prima generazione di artisti

Circa 300 opere dal secondo Novecento a oggi e 4mila visitatori e 300mila euro in arte l’anno per la Fondazione Dino Zoli, trait d’union tra le attività delle aziende del gruppo e la ricerca artistica, dal tessile alla luce, fino alle mostre internazionali a Singapore

Termometro del mercato • Importanti mostre e riletture critiche riportano l’attenzione su grandi scultori italiani attivi tra la fine dell’Otto e l’inizio del Novecento

Tra icone e rarità, come il frutto della rara collaborazione fra Mimmo Paladino e Boetti, la maison svela il lato più consapevole e curato del collezionismo internazionale

Da Finarte Kauffmann inedita, da Farsetti Zandomeneghi impressionista | Elena Correggia

Da Finarte Kauffmann inedita, da Farsetti Zandomeneghi impressionista | Elena Correggia