Da Emilio Mazzoli il canto italiano del Gallo
Alcuni quadri degli anni ’90 e opere recenti di grande formato dell'artista cosentino

Emilio Mazzoli, che negli ampi spazi della sua storica galleria ama allestire mostre di forte impatto, la definisce una «mostra museale» e davvero così si propone questa personale in cui Giuseppe Gallo, sotto il titolo «La caverna di Kant», presenta dal 18 maggio al 29 giugno una significativa selezione di opere pittoriche, composta da alcuni quadri degli anni ’90 e opere recenti di grande formato.
L’artista di origine cosentina (è nato a Rogliano nel 1954) si è affermato a Roma dalla fine degli anni Settanta, quando ha preso studio nell’ex Pastificio Cerere, luogo in cui operavano diversi artisti emergenti e centro propulsore della Nuova Scuola Romana o Scuola di San Lorenzo. Come allora, ancora oggi il suo studio appare una bottega, dove la ricerca delle tecniche e dei materiali è approfondita attraverso una visione sedimentata nella lentezza, tanto nella pratica pittorica quanto nel percorso
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