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Da 10 a 80mila a Nora in 2 anni

Federico Castelli Gattinara

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Furono probabilmente i popoli nuragici ad abitare per primi il sito di Nora (nel Comune di Pula a ovest di Cagliari), in anticipo su Fenici e Cartaginesi che ne fecero il più importante scalo della Sardegna, dal 238 a.C. in mani romane, di cui restano oggi le tracce più evidenti.

Gli scavi della città iniziarono nel 1889 con il tofet fenicio-punico, ma Nora rimase praticamente sepolta fino alla grande campagna che dal 1952 al 1960 portò alla luce oltre tre ettari di rovine, in gran parte di età tardoimperiale. Poi dal 1990 una nuova stagione ha visto in azione svariate Università italiane, mentre la cessione al Demanio di pochi anni fa dell’area già occupata dalla Marina Militare ha dato nuovi impulsi alle indagini archeologiche.

Parallelamente agli scavi delle tre Università di Cagliari, Padova e Viterbo, nel 2013 l’impresa specializzata De Feo Restauri si aggiudicava l’appalto per il restauro e la manutenzione dei pavimenti a mosaico romani e per interventi di valorizzazione del sito, lavori partiti a inizi 2104 e conclusi lo scorso dicembre. «Siamo soddisfatti, spiega il titolare dell’impresa Antonio De Feo. Grazie agli scavi ancora in corso il sito nel volgere di un paio d’anni è passato da 10mila a 80mila visitatori l’anno».

Il restauro, diretto da Elena Romoli della Soprintendenza archeologica di Cagliari e Oristano, ha bloccato il degrado dell’importante patrimonio musivo, che correva il serio rischio di venire definitivamente perduto, e lo ha restituito alla piena fruibilità, adeguandone i supporti e le strutture a protezione.

Si tratta, insieme al Teatro romano, di una delle maggiori attrattive del sito: pavimenti di edifici privati e soprattutto pubblici (porticati, templi e strutture termali) policromi a motivi geometrici ma non solo, in alcuni casi con scene figurate al centro, come nella Casa dell’atrio tetrastilo.

L’intervento ha riguardato tappeti musivi e strutture murarie del cosiddetto «quartiere centrale» della città e delle terme che vi sorgono, risalenti al II-III secolo d.C.

Federico Castelli Gattinara, 13 aprile 2016 | © Riproduzione riservata

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