Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image
Image

Cultura e salute insieme

A Torino nasce Cultural Welfare Center, centro interdisciplinare per rafforzare le pratiche culturali per il benessere delle persone e la salute delle comunità

Alessandro Martini

Leggi i suoi articoli

I nostri comportamenti individuali, il nostro «stile di vita» nel suo complesso, non soltanto influiscono sull’umore e sulla stessa salute, ma possono sensibilmente modificare il nostro organismo e la sua capacità di rispondere alle sollecitazioni esterne. La scienza lo dimostra: a condizionare le basi biologiche di ognuno non concorrono soltanto l’alimentazione e l’attività fisica, ma un ruolo fondamentale è rivestito dalla cultura, dall’arte e dalla bellezza. Se per qualcuno «Con la cultura non si mangia», è convinzione di alcuni (benemeriti) che le politiche che puntano a promuovere l’accesso culturale possono essere considerate politiche per la salute.

Non è un caso, d’altra parte, che #Culturacura sia stato uno degli hastag e dei temi ricorrenti durante la crisi Covid-19, che ha messo in evidenza il contributo centrale della cultura e delle arti alla nostra salute mentale e alla nostra capacità di coesione sociale. Su queste basi, il 15 maggio è nato ufficialmente il nuovo centro interdisciplinare Cultural Welfare Center (CCW), che prende avvio con sede operativa in due «luoghi dell’innovazione sociale»: a Torino, nel Bac-Barolo Art for Community, nel Distretto Sociale dell’Opera Barolo, e in Sicilia, nel Farm Cultural Park di Favara (Ag). Sarà impegnato a «promuovere lo studio, la ricerca, la costruzione di competenze, l’accompagnamento delle politiche e il rafforzamento delle pratiche del valore della Cultura per il Benessere delle Persone e delle Comunità, come prerequisito dello sviluppo sociale sostenibile, in un quadro di giustizia sociale».

Il progetto nasce dall’iniziativa di professionisti provenienti da diverse regioni italiane, a lungo attivi nel mondo culturale, sociale, sanitario, educativo, economico e «pionieri del welfareculturale», che hanno risposto alla chiamata di Catterina Seia, manager culturale da sempre impegnata sui cross over culturali, in collaborazione con Alessandra Rossi Ghiglione: il comitato promotore del Cultural Welfare Center è composto da Annalisa Cicerchia, Giuseppe Costa, Luca Dal Pozzolo, Elisa Fulco, Enzo Grossi, Pierluigi Sacco, Irene Sanesi e Flaviano Zandonai. A loro è affidata la prossima cooptazione di altri esperti nelle scienze umane e sociali, il primo dei quali è il fondatore di Farm Cultural Park Andrea Bartoli.
 

Alessandro Martini, 21 maggio 2020 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Da Rauschenberg a Jeff Koons, da Schifano a Michelangelo Pistoletto, da Lichtenstein e Warhol ad Anselm Kiefer, i capolavori collezionati da Ileana e Michael Sonnabend sui due lati dell’Atlantico saranno esposti per almeno 12 anni a Palazzo della Ragione

Per la Cena dell’Arte di questa edizione, il maître del ristorante Nerua presenterà un menù in relazione con il fotografo protagonista alle Gallerie d’Italia-Torino

Un libro di Arturo Marzano, in uscita il 21 ottobre per Il Mulino, sceglie di raccontare una vicenda che non è solo politica e militare, ma anche culturale, sociale ed economica

Parigi e la nascita dell’Impressionismo, Roma e gli artisti di piazza del Popolo, e poi la Patagonia, Minorca, Tahiti…

Cultura e salute insieme | Alessandro Martini

Cultura e salute insieme | Alessandro Martini