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Enzo Cucchi, Testa dura, olio su tela

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Enzo Cucchi, Testa dura, olio su tela

Cucchi sulla Veranda

In occasione di Artissima un'installazione contemporanea nel Palazzo Madama di Torino

Stefano Luppi

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Torino. Palazzo Madama offre dal 5 novembre una nuova occasione di dialogo tra l'arte antica e l'arte contemporanea, secondo un modulo già sperimentato durante le precedenti edizioni di Artissima, la fiera internazionale d'arte contemporanea che si svolge all'Oval del Lingotto dal 6 all'8 novembre. Le pareti della Veranda Sud del museo civico di Torino ospitano «Madama Cucchi. Un'installazione per la veranda juvarriana», composta da tre dipinti e una scultura in legno di tiglio che proseguono il percorso di ricerca, mai abbandonato, di Enzo Cucchi nel suo confronto costante con l'arte antica. La Veranda juvarriana diviene dunque il palcoscenico della riflessione di Enzo Cucchi sulla scultura, spiegata così dall'artista marchigiano: «Io posso pensare a una scultura come a un'ombra; mi piace l'idea che una scultura possa fare un'ombra su un luogo incredibile: mare, su qualcosa che invece di solito le sculture classiche non riescono ad arrivare; oppure una cosa che mi piaceva, anche in questo senso questa scultura e vedi anche il cielo». Enrica Pagella, direttore uscente di Palazzo Madama, ricorda che «Madama Cucchi, come l'opera d'arte di ogni tempo e di ogni museo, ci conduce dentro la sfera rimossa della relazione tra l'uomo e il mondo, la illumina e la costruisce attraverso percorsi che fluttuano tra esperienza e memoria, tra sentire e agire, dove nulla è stabile e definitivo». L'installazione, che resterà in loco fino al primo febbraio, è curata in collaborazione con la galleria Emilio Mazzoli di Modena.

Enzo Cucchi, Drone Dario. Legno di tiglio intagliato.

Enzo Cucchi, Testa dura, olio su tela

Enzo Cucchi, Per ora...basta, olio su tela

Stefano Luppi, 31 ottobre 2015 | © Riproduzione riservata

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Cucchi sulla Veranda | Stefano Luppi

Cucchi sulla Veranda | Stefano Luppi