Crociate nel castello ipnotico
C’è una lacuna incolmabile tra i processi storici e la loro interpretazione, una discrepanza alimentata dal substrato culturale dei protagonisti coinvolti. Ciò impedisce la formulazione di una verità storica unica e assoluta.
Questa la tesi di Wael Shawky, artista egiziano, classe 1971, cui il Castello di Rivoli dedica la prima personale italiana. Curata da Carolyn Christov-Bakargiev e Marcella Beccaria nella Manica Lunga dal 2 novembre al 5 febbraio, la mostra presenta opere recenti e inedite tra cui la trilogia video «Cabaret Crusades» del 2010-15, dedicata alla storia delle crociate dal punto di vista arabo.
I film sono realizzati con marionette, un modo per permettere allo spettatore di guardare la realtà attraverso la lente della finzione. Nel primo episodio «The orror show file», i burattini provengono dalla collezione Lupi del Museo della Marionetta di Torino, mentre nel secondo «The
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