Concettuale ma intimista
L’arte concettuale «solitamente è nota come una forma d’arte che non consente l’espressione dell’individuale», afferma Anna Schneider, assistente curatrice alla Haus der Kunst di Monaco, spiegando perché l’artista concettuale tedesca Hanne Darboven sia così insolita. L’opera della Darboven (1941-2009), tra cui i meticolosi disegni basati su date di calendario, comprende spesso dettagli biografici, come i riferimenti alla sua casa di Amburgo, ora conservata dalla fondazione intitolata all’artista. La stessa fondazione ha collaborato all’organizzazione delle due mostre, con catalogo unico, che aprono a settembre alla Haus der Kunst di Monaco e alla Bundenskunsthalle di Bonn: insieme costituiscono la prima retrospettiva sul lavoro della Darboven dopo la sua morte.
La mostra alla Haus der Kunst («Hanne Darboven: Enlightenment», aperta dal 18 settembre al 14 febbraio) è nata da un’idea del suo direttore Okwui
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)