Cipro in riva al Po

La civiltà dell’isola attraverso le eccezionali raccolte dei Musei Reali di Torino

Testa di statuetta femminile con capelli ondulati raccolti in chignon sulla nuca. © Musei Reali Torino
Laura Giuliani |  | Torino

Nel 1870 nasceva a New York il Metropolitan Museum of Art. Lo dirigeva il diplomatico e ufficiale piemontese Luigi Palma di Cesnola (1832-1904), inviato anni prima a Larnaca di Cipro come console degli Stati Uniti. Erano gli anni in cui l’archeologia era sinonimo di raccolta antiquaria e così Cesnola, appassionato di archeologia, diede inizio insieme al fratello Alessandro a numerosi scavi sull’isola che gli consentirono di riunire una straordinaria collezione di antichità, in parte esposte al Metropolitan (erano il nucleo iniziale del museo), in parte ai Musei Reali di Torino.

Sempre in quell’anno infatti, nel capoluogo sabaudo giungevano circa 300 reperti acquisiti dall’allora Museo di Antichità greco-romane della Regia Università di Torino, che possedeva già la raccolta cipriota di Marcello Cerruti, cui si aggiunsero i manufatti ceduti da Alessandro Palma di Cesnola nel 1877 e quelli dal nipote Arturo nel 2005. «Cipro. Crocevia delle civiltà», nelle Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino (fino al 9 gennaio), a cura di Luca Bombardieri dell’Università di Torino e di Elisa Panero, curatrice delle collezioni archeologiche dei Musei Reali, presenta questa eccezionale raccolta, rimasta per troppo tempo sconosciuta nonostante sia una delle più importanti a livello europeo.

Sculture, rilievi, terrecotte, vetri, gioielli, specchi e vasellame unitamente a qualche epigrafe ridisegnano la storia dell’isola lungo un percorso in sette tappe che partendo dal collezionismo antiquario approda alla ricerca scientifica dei giorni nostri affrontando svariati temi: villaggi e città-stato, culto di Afrodite e ruolo della donna, scambi culturali e commerciali, scrittura e culti religiosi. Numerosi i prestiti dai musei stranieri, tra i quali il British Museum, il Metropolitan, il Fitzwilliam Museum di Cambridge e il Museo di Cipro a Nicosia.

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