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Carla Cerutti
Leggi i suoi articoliNancy (Francia). Considerata tra le «Maisons des Illustres» francesi più affascinanti e recentemente riportata al suo aspetto originario dal Comune di Nancy, grazie ad accurati restauri, il 15 febbraio riapre al pubblico Villa Majorelle, abitazione del notissimo mobiliere Louis Majorelle, tra i protagonisti dell’Art Nouveau accanto a Emile Gallé.
Progettata da Henri Sauvage e costruita tra il 1901 e il 1902, occupa un posto molto speciale nella storia dell’architettura di Nancy, essendo stata la prima casa interamente in stile Art Nouveau (proprio in una delle città capitali mondiali di questo linguaggio), in cui ogni componente della struttura e decorazione è ideato in stretta interdipendenza con il resto dell’edificio.
Le forme fluide, i motivi decorativi e la continua interazione tra esterno e interno rendono Villa Majorelle un esempio pienamente riuscito di quella unità artistica tanto auspicata dai fautori del ritorno all’artigianato e al mondo della natura attivi nella seconda metà dell’800 in tutta Europa. Sauvage si prese cura della decorazione architettonica, inclusi i ferri battuti, e chiamò l’artista ceramico Alexandre Bigot per le decorazioni interne in grès porcellanato flambé e il pittore Francis Jourdain per i pannelli dipinti della sala da pranzo.
Non sorprende che Louis Majorelle abbia progettato i mobili, mentre al maestro vetraio Jacques Gruber fu affidato il compito di creare le vetrate delle stanze principali. Danneggiata durante i bombardamenti nel 1916, venduta nel 1926, dopo la morte di Majorelle, dal suo unico figlio Jacques, noto pittore stabilitosi a Marrakech, la villa fu acquistata dallo Stato che riuscì a preservarla, nonostante gli usi diversi cui fu adibita nel tempo.
La riscoperta dell’Art Nouveau ha giustamente rivalutato l’edificio che oggi riapre ai visitatori in un rinnovato splendore che si completerà nel 2021-22 con il ripristino del bagno e del guardaroba adiacenti alla camera da letto, la ristrutturazione dello studio di Louis Majorelle al secondo piano e la creazione di aree didattiche ed educative.
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