«ClayTimeCode. Globorotalia Puncticulata S3» (2016), di Barbara De Ponti. Foto Carlo Coppitz

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«ClayTimeCode. Globorotalia Puncticulata S3» (2016), di Barbara De Ponti. Foto Carlo Coppitz

BuildingBox parte da Barbara De Ponti

Le opere di 12 artisti selezionati per ogni mese dell’anno si alternano nella dinamica vetrina milanese che quest’anno racconta l’imprescindibile legame tra acqua e vita

Come ogni anno dal settembre del 2018, quando il progetto espositivo prese il via, le installazioni di BuildingBox occupano una vetrina di Building, a Milano. Sono quindi visibili giorno e notte, sette giorni su sette, e sin dall’inizio cambiano tema e curatore all’aprirsi del nuovo anno. Il tema del 2023 è «Equorea (di mari, ghiacci, nuvole e altre acque ancora)» e la cura è affidata a Giulia Bortoluzzi (1987), che ha scelto 12 artisti, uno per ogni mese dell’anno, chiedendo loro di realizzare altrettante mostre-installazioni, che si susseguiranno dal 7 gennaio 2023 al 9 gennaio 2024.

Tratto dalla poesia «Falsetto», 1923, di Eugenio Montale (pubblicata nel 1925 nella raccolta «Ossi di seppia»), la cui protagonista è descritta dal poeta come un’«equorea creatura», il titolo evoca quel legame primordiale e inscindibile tra acqua e vita che ritorna nelle culture di ogni luogo e di ogni tempo ma che il riscaldamento globale sta mettendo drammaticamente in pericolo.

Apre i giochi Barbara De Ponti (Milano, 1975), dal 7 gennaio al 3 febbraio, con «Clay Time Code. Globorotalia Puncticulata S3» e «Clay Time Code. Gephyrocapsa Oceanica S1», due suggestivi lavori del 2016 realizzati con argille azzurre, che rappresentano grandi protozoi marini, frutto di un’indagine sull’archivio del paleontologo Luca Santucci.

Dal 4 febbraio al 6 marzo è la volta di Fabio Marullo (Catania, 1973), che presenta un’opera in argilla bianca («Ciò che di misterioso è palpabile», 2016) e «Nebula», 2019, un grande, incorporeo dipinto a olio su lino.

Dal 3 marzo al 5 aprile è la volta di Michele Guido (Aradeo, 1976; vive e lavora a Milano, come gli artisti precedenti), con le immagini fotografiche «ascione_13.12.19_01.09_living coral garden project» e «ascione_13.12.19_01.06_living coral garden project», del 2019 entrambe, nelle quali esplora le analogie formali tra mondo vegetale e ricerca scientifica, biodiversità e antispecismo.

«ClayTimeCode. Globorotalia Puncticulata S3» (2016), di Barbara De Ponti. Foto Carlo Coppitz

«Nebula» (2019), di Fabio Marullo. Foto Francesco Pizzo

Ada Masoero, 05 gennaio 2023 | © Riproduzione riservata

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BuildingBox parte da Barbara De Ponti | Ada Masoero

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