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Elena Correggia
Leggi i suoi articoliÈ un potente e drammatico olio su tela di Mattia Preti, «I dannati nell'Ade», valutato 400-600mila euro e proveniente da un'importante collezione privata, uno dei lotti di punta dell'asta di "Fine art" in programma alla casa d'aste Colasanti di Roma il 20 maggio. Il dipinto, pubblicato da J. T. Spike nel suo catalogo ragionato e da lui datato a cavallo degli anni 70-80 del XVII secolo, offre un tenebroso scorcio sulle grotte degli inferi dove dominano in primo piano i corpi tormentati di Sisifo e Prometeo.
La tavolozza quasi monocroma, illuminata dal rosso delle vesti dei protagonisti, e la scelta delle luci esprimono la chiara influenza caravaggesca assorbita da Preti a Malta. L'incanto presenta anche una serie di nature morte fiamminghe fra cui una copia coeva da Jan Davidsz De Heem (40-60mila) e una sontuosa natura morta con frutta, figura femminile e paesaggio di Abraham Brueghel (40-60mila).
Il Settecento italiano è poi ben rappresentato da Francesco Raibolini detto «Il Francia» con un prezioso olio su tavola che ritrae una «Madonna con Bambino» (20-30mila) e da un dipinto attribuito al ligure Domenico Bocciardo, un «Ritratto di due bambine con cane» (8-12mila). Il 21 maggio Colasanti propone invece un'asta di arredi antichi, sculture e oggetti d'arte che vede spiccare uno stipo monetiere, frutto dell'abilità degli ebanisti trapanesi, impreziosito da elementi di tartaruga, rame e corallo (30-50mila). È invece ascrivibile all'estro dei maestri genovesi di fine Settecento un tavolo da centro in legno dorato con piano in scagliola policroma (10-20mila).
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