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La copertina del volume

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Bakst, progettista di sogni sontuosi

Luca Scarlini

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Léon Bakst, al secolo Leyb-Khaim Izrailevich Rosenberg, è stato uno dei protagonisti del gusto tra Art Nouveau e Déco. Maestro di uno stile sontuoso, in cui la decorazione è portata al massimo sviluppo, fu una voce fondamentale della stagione dei Ballets Russes, di cui definì autorevolmente l’assetto visivo.
In occasione della recente retrospettiva al Nouveau Musée National de Monaco, Mousse ha pubblicato un libro riccamente illustrato che fa il punto su questa figura, emersa sulle squisite pagine della rivista «Mir Iskusstva» (Mondo dell’Arte), a partire dalla celebre stagione organizzata da Diaghilev al Teatro di Montecarlo nel 1911, in cui Nijinskij furoreggiò nel romanticissimo «Spectre de la Rose» ispirato alla romantica fantasia poetica di Théophile Gauthier, su musiche di Carl Maria von Weber. L’impatto di quel lessico, che si alimentava a diverse fonti (tra l’orientalismo di Sheherazade e i motivi russi del «Sacre du Printemps», senza scordare una passione esplicita per il Rococò e per la commedia dell’arte, in sintonia con il momento neoclassico stravinskijano), dal teatro passò alla moda, al costume, alla didattica, siglando un’opera di straordinario fascino, a cui i saggi raccolti nel volume rendono giustizia.

Designing Dreams. A Celebration of Léon Bakst, di AA.VV., a cura di Célia Bernasconi, John E. Bowlt, Nick Mauss, 208 pp., Nouveau Musée National de Monaco, Monaco-Mousse,  Milano 2017,  € 45,00

La copertina del volume

Luca Scarlini, 13 marzo 2017 | © Riproduzione riservata

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Bakst, progettista di sogni sontuosi | Luca Scarlini

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