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Astrazione cosmica

Giusi Diana

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Sono esposte fino al 24 luglio alla Fam Gallery diretta da Paolo Minacori, otto opere di Michele Cossyro (Pantelleria, 1944) della serie «Black Holes», ciclo sui buchi neri iniziato nel 2010 dall’artista di origini siciliane, che da anni vive a Roma.

Esposte a marzo alla Camera dei Deputati di Roma, insieme ad altre, le opere presenti ad Agrigento uniscono le tessere vitree del mosaico, dai colori brillanti, al colore scuro dell’ardesia, componendo una piccola e raffinata mostra, dal titolo «Buchi neri e pieghe cosmiche», presentata da Bruno Corà.

Resa plastica e coloristica della luce e del buio cosmico, concetti della fisica che si concretizzano attraverso forma e colore, la ricerca di Cossyro si ascrive a quella che è stata definita «astrazione fenomenica».

Bruno Corà nel testo critico che accompagnava la più ampia mostra romana, pubblicato nel libro Michele Cossyro Black Holes edito da Kappabit, raffronta la ricerca di Cossyro con quella sui concetti spaziali di Fontana, e presentando i suoi buchi neri scrive che «…consentono di prendere visione e coscienza di una realtà altrimenti invisibile poiché riferita a fenomeni astronomici aventi una massa di numerose migliaia di volte superiore a quella del sole…».

La mostra è realizzata in collaborazione con Museum, Osservatorio dell’Arte contemporanea in Sicilia e Fam, Fabbriche Chiaramontane, e ha il patrocinio del Comune di Agrigento.

Giusi Diana, 16 luglio 2016 | © Riproduzione riservata

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Astrazione cosmica | Giusi Diana

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