Luigi Fassi, direttore di Artissima © Giorgio Perottino/ Artissima 2022

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Luigi Fassi, direttore di Artissima © Giorgio Perottino/ Artissima 2022

Artissima da due generazioni

181 gallerie da 33 Paesi e 4 continenti e due nuovi premi tra le prime novità annunciate da Luigi Fassi per la 30ma edizione dell’ormai veterana fiera torinese

«Un enorme museo che dura pochi giorni». Così il direttore Luigi Fassi definisce Artissima, che il prossimo novembre festeggerà la sua 30ma edizione all’Oval Lingotto a Torino (dal 3 al 5 novembre, preview su invito il 2). Il tema di quest’anno è ispirato all’antropologo brasiliano Renzo Taddei, tra i cui principali interessi vi è l’impatto del cambiamento climatico sulle comunità indigene. Intitolata «Relations of care», Artissima 2023 celebrerà dunque il passato guardando al futuro, forte di 30 anni di relazioni e della grande comunità che saputo costruire intorno all’arte contemporanea e di cui fanno ormai parte due generazioni di professionisti e addetti ai lavori.

181 gallerie da 33 Paesi e 4 continenti, divise nelle tradizionali sezioni (Main Section, New Entries, Back to the Future, Present Future, Disegni, Monolgue/Dialoge), inviteranno il pubblico a riflettere su valori e urgenze sociali, climatiche e umanitarie e sul diffuso senso di cura, manutenzione e ristrutturazione del presente veicolato dai lavori di artisti emergenti e affermati, ma che non sempre trova applicazione nel mondo e nei governi odierni, nonostante l’avanzamento di tecnologie e conoscenze.

«Seguendo l’ispirazione delle parole di Renzo Taddei, secondo le quali dobbiamo nutrire la crescita del nostro immaginario per creare nuove forme di comprensione della realtà, Artissima presenta quest’anno un’esperienza di rivelazione attraverso le opere degli artisti, mediata dall’imprescindibile lavoro delle gallerie. Tutto ciò è reso possibile da un’intensa attività di ricerca e scouting a livello globale, per continuare a offrire al collezionismo e agli operatori museali l’entusiasmo dell’incontro con gallerie e artisti di altissimo livello da Europa, Americhe, Africa e Asia. Le quasi quaranta gallerie che nel 2023 partecipano per la prima volta ad Artissima, assieme alle innumerevoli conferme e ritorni, testimoniano l’attrattività della fiera e il suo saper essere catalizzatore di esperimenti, ricerche e investimenti di mercato in ambito artistico», afferma Fassi.

Artissima è una fiera propulsiva inoltre a nuove geografie, grazie anche ai due «nuovi» membri del comitato di selezione, composto da Paola Capata, Raffaella Cortese, Philippe Charpentier, Antoine Levi, dal nuovo arrivo di Elsa Ravazzolo Botner (galleria A Gentil Carioca di Rio de Janeiro) e dal ritorno del torinese outsider Guido Costa. Confermati poi i due curatorial advisor, Krist Gruijthuijsen (direttore del KW Insititute for Contemporary Art di Berlino) e Jacopo Crivelli Visconti, che per l’occasione curerà inoltre una mostra di video arte nelle Gallerie d’Italia - Torino in piazza San Carlo (main partner).

Numerose le gallerie in arrivo da Londra in cerca di un’importante vetrina post-Brexit, da segnalare, per esempio, il ritorno di Thomas Dane. Ben rappresentato anche l’ex blocco sovietico, Polonia, Lituania, e poi Paesi Baltici, Slovenia, Canada, Uruguay, Zimbabwe e Thailandia (con un’importante galleria di Bangkok, Tang Contemporary Art, alla sua prima partecipazione). 68 le monografiche dislocate tra le varie sezioni, un numero che dà l’idea del taglio curatoriale e di ricerca della fiera.

Per quanto riguarda le sezioni curate, si riconferma per Disegni la curatela di Irina Zucca Allessandrelli; Maurina Dietrich e Saim Demircan si occupano di Present Future. E per Back to the Future, insieme a Defne Ayas, il graditissimo ritorno di Francesco Manacorda, inventore della sezione che quest’anno è dedicata al ventennio 1959-79, un periodo, il più vecchio a cui la fiera abbia mai guardato, caratterizzato da importanti convulsioni geopolitiche che hanno determinato molte innovazioni artistiche, tante le donne qui rappresentate, da Maria Freire (Black, Pueblo Garzon) a Franca Maranò (Richard Saltoun, Londra), a Lydia Silvestri (BAR, Torino).

Ha risposto compatto anche l’intero e collaudatissimo sistema a sostegno della fiera, a cominciare dal Fondo Acquisizioni (di 200mila euro) promosso dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT per Gam e Castello di Rivoli. Tutti gli storici premi, come illy Present Future, Tosetti Value per la Fotografia, OGR Award, solo per citarne alcuni. E due grandi novità, il debutto del Premio Diana Bracco – Imprenditrici ad arte, promosso dalla Fondazione Bracco e finalizzato a valorizzare la figura della gallerista come imprenditrice (sfocerà in un progetto digitale dedicato). E il Premio Pista 500, in collaborazione con la Pinacoteca Agnelli, che assegnerà a uno degli artisti in fiera, selezionato da apposita giuria, la commissione di un’opera site specific per l’ex pista di collaudo delle auto sul tetto del Lingotto.

Luigi Fassi, direttore di Artissima © Giorgio Perottino/ Artissima 2022

Jenny Dogliani, 10 luglio 2023 | © Riproduzione riservata

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