Arthur Jafa, «Apex», 2013 © Arthur Jafa

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Arthur Jafa, «Apex», 2013 © Arthur Jafa

Arthur Jafa black e pop

Al Louisiana Museum la retrospettiva del filmmaker e artista statunitense vincitore del Leone d'oro alla Biennale 2019 | Video intervista

L’estate scorsa, in tributo a George Floyd e a Black Lives Matter, diversi musei americani ed europei hanno trasmesso sui propri siti web uno dei lavori video più iconici di questi ultimi cinque anni: «Love Is The Message, The Message Is Death» (2016) del filmmaker e artista statunitense Arthur Jafa.

Quest’opera magistrale è esposta nella grande retrospettiva che il Louisiana Museum a Humlebæk in Danimarca dedica fino al 31 ottobre a Jafa, vincitore del Leone d’oro alla Biennale di Venezia 2019. 

Prodotto all’epoca dell’elezione di Trump, il video è un montaggio di filmati d’archivio e video virali su internet, da fotogrammi di black celebrity come Barack Obama e Martin Luther King a immagini della brutalità della polizia nei confronti degli afroamericani, il tutto accompagnato dalle note di «Ultralight Beam» di Kanye West.

La mostra, a cura di Mathias Ussing Seeberg, tenta di ricollocare il suo lavoro in relazione alla tradizione americana della Pop art, sottolineando il ruolo cruciale che la cultura popolare (nello specifico, internet e YouTube) gioca nel processo creativo dell’artista. Tra gli altri lavori in mostra «The White Album», con cui Jafa si aggiudicò il premio veneziano, e un video inedito.

Arthur Jafa, «Apex», 2013 © Arthur Jafa

Federico Florian, 21 agosto 2021 | © Riproduzione riservata

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Arthur Jafa black e pop | Federico Florian

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