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Antonello da Messina in buona compagnia con i fiamminghi

Giusi Diana

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Terminato nel 1495 dall’architetto Matteo Carnalivari, Palazzo Abatellis è situato nell’antico quartiere della Kalsa, vicino al waterfront della Cala. Vi si accede attraverso un chiostro centrale, sul cui lato si trova un loggiato a due ordini con scala escuberta all’uso catalano. Il prospetto sulla via Alloro è caratterizzato da torri merlate e dal portale decorato con quattro ordini concentrici di bastoni. Nel Palazzo ha sede la Galleria Regionale della Sicilia diretta da Gioacchino Barbera, il cui progetto espositivo è stato realizzato negli anni Cinquanta da Carlo Scarpa.

Le collezioni museali comprendono opere come il «Trionfo della Morte» di autore ignoto, un monumentale affresco staccato della metà del Quattrocento influenzato dalla cultura gotica internazionale, un tempo collocato nell’Ospedale grande della città a Palazzo Sclafani. Raffigura la Morte che cavalca un cavallo ridotto a scheletro, mentre irrompe in un giardino colpendo giovani e potenti con le sue frecce mortali e risparmiando i poveri.

Altre celebri opere del Quattrocento sono il busto marmoreo di Eleonora d’Aragona di Francesco Laurana e l’«Annunciata» di Antonello da Messina, una piccola tavola dove predomina l’intensità espressiva del soggetto, collocata da Carlo Scarpa insieme a tre figure di santi dello stesso autore appartenenti a un polittico.

Tra le testimonianze di pittori fiamminghi, il trittico con la Madonna con Bambino, angeli e le sante Dorotea e Caterina d’Alessandria di Jean Gossaert detto Mabuse. Il Quattrocento e il Cinquecento sono inoltre rappresentati da lavori di artisti siciliani o attivi in Sicilia come Riccardo Quartararo e Vincenzo da Pavia e non mancano opere del Sei e Settecento di autori quali Pietro Novelli, Vito D’Anna, lo Spagnoletto, Luca Giordano e Mattia Preti.

Giusi Diana, 07 giugno 2016 | © Riproduzione riservata

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