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L’installazione «Time no longer» è allestita nello spazio espositivo parigino della Collezione Pinault
- Luana De Micco
- 12 ottobre 2022
- 00’minuti di lettura


«1395 Days without Red» (2011), di Anri Sala. © Anri Sala / Adagp, Paris, 2022. © Palazzo Grassi. Foto Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti
Anri Sala audiovisivo alla Bourse de Commerce
L’installazione «Time no longer» è allestita nello spazio espositivo parigino della Collezione Pinault
- Luana De Micco
- 12 ottobre 2022
- 00’minuti di lettura
Luana De Micco
Leggi i suoi articoliL’installazione audiovisiva «Time no longer» (2021) di Anri Sala (Tirana, 1974), già presentata al Palazzo della Ragione di Bergamo, dal 14 ottobre al 3 gennaio raggiunge la Bourse de Commerce, lo spazio espositivo parigino della Collezione Pinault, in una mostra curata dalla sua direttrice, Emma Lavigne. L’immagine di un giradischi che galleggia in una stazione spaziale è proiettata su uno schermo circolare nella Rotonde.
Il giradischi riproduce un arrangiamento del «Quatuor pour la fin du temps» che Olivier Messiaen compose durante la prigionia in un campo di concentramento tedesco, tra il 1940 e il ’41, dove fu presentata davanti a un pubblico di guardie e detenuti. Anri Sala ha scelto il passaggio per solista «Abîme des oiseaux», che evoca gli angeli dell’Apocalisse, scritto per il clarinettista Henri Akoka, a sua volta detenuto dai nazisti.
Il braccio del giradischi si solleva e si riposa in modo casuale sul vinile riproducendo la composizione musicale in modo frammentato. L’opera è anche un omaggio a Ronald McNair, l’astronauta afroamericano e sassofonista che progettò di registrare un assolo nello spazio, a bordo dello shuttle Challenger, disintegratosi poco dopo il lancio nel 1986.
Nelle vetrine del Passage è allestita «Untitled (maps/species)» (2018-22), 24 dittici formati da disegni che riproducono le topografie di alcuni Paesi e stampe del XVIII secolo. Nella Galleria 2 è proposto il video «Take over» (2017), in cui dialogano due inni, la «Marsigliese» e l’«Internazionale».

«1395 Days without Red» (2011), di Anri Sala. © Anri Sala / Adagp, Paris, 2022. © Palazzo Grassi. Foto Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti