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Stefano Miliani
Leggi i suoi articoliAnche i giardini monumentali e i parchi richiedono manutenzione e restauri. Lo sa bene il Fai-Fondo per l’ambiente italiano che ne possiede (grazie a donazioni) una trentina tra cui il Bosco di San Francesco. «Qui abbiamo eseguito un restauro a tutto tondo, racconta l’architetto del paesaggio Umberto Giolli, che è consistito tra l’altro nel pulire il sottobosco, i sentieri e il bosco ceduo di carpini mentre nell’oliveto abbiamo piantato nuovi olivi, potato e recuperato piante fino alla torre medievale dove Michelangelo Pistoletto ha tracciato nel 2010 un suo intervento del Terzo paradiso. È uno dei nostri recuperi più completi ma dappertutto servono cure costanti: dal Piemonte alla Sicilia abbiamo colture molto diverse». Tra giardinieri fissi e imprese esterne il Fai impiega una trentina di addetti.
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