Francesca Romana Morelli
Leggi i suoi articoliFino al 2 dicembre Sala 1 espone un nucleo di collage inediti, eseguito negli ultimi anni da Carlo Maria Mariani (1931) e venuto alla luce con la realizzazione del catalogo generale, ancora in corso, curato da Emanuela Termine.
Tra le opere esposte, spicca «Ode VII» (2011), in cui l’aspirazione al bello ideale, a una purezza statuaria, richiama il magistero di Guido Reni e Raphael Mengs, pittori che tuttora Mariani, protagonista negli anni Ottanta della pittura anacronista, coltiva nella solitudine del suo studio newyorkese. I frammenti di collage conferiscono al volto androgino una dimensione onirica, riuscendo così a porre anche questioni esistenziali struggenti e irrisolte.
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