Alois Riegl tra natura e trasfigurazione

La copertina del volume di Alois Riegl
Luca Scarlini |

Il mondo germanico tra Otto e  Novecento ha rivoluzionato gli strumenti della percezione artistica, cercando di fornire lessici, manuali, strumenti di interpretazione, fino alla capitale esperienza di Mnemosyne di Aby Warburg. Alois Riegl, protagonista della cosiddetta Scuola di Vienna, fu maestro nella percezione delle epoche che la visione romantica voleva come «decadenti», di minor pregio rispetto a quelle eroiche della classicità. A questo è dedicato l’importante studio Industrie artistiche tardo romane (1901): in questo testo, che è uscito postumo nel 1966, egli applica le ricerche linguistiche coeve al mondo dell’espressione estetica, dichiarando il suo intento complesso e affascinante: comprendere e delineare la relazione tra natura e trasfigurazione, come le varie epoche l’hanno determinata, esibendo però una serie di costanti nel tempo.
A partire dal mondo degli Egizi la visione dello
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(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

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