Alla Haus der Kunst i ditirambi del grande eretico

La più completa retrospettiva su Markus Lüpertz

Markus Lüpertz. Foto di Marion Vogel
Francesca Petretto |  | Monaco di Baviera

Markus Lüpertz è una leggenda vivente in Germania e uno dei suoi più grandi artisti dal dopoguerra ad oggi. Nato nel 1941 a Reichenberg, nella Boemia tedescofona, ha anche studiato e lavorato a lungo in Italia.

La mostra che Haus der Kunst gli dedica con la curatela di Pamela Kort, costituisce per il pittore, scultore e fotografo tedesco un’occasione imperdibile per misurarsi ancora una volta con la difficile storia del proprio Paese, dal momento che l’ospitante «Casa dell’Arte» di Paul L. Troost porta il fardello di tristi, aberranti memorie dell’era del Terzo Reich.

In un intero capitolo di questa «Markus Lüpertz. La zona della pittura» (dal 13 settembre al 26 gennaio) il maestro tedesco si confronta in particolar modo con la funzionalizzazione dell’arte negli anni 1933-45, una passione/missione che condivide da una vita col collega Anselm Kiefer. Tuttavia in questa che è la sua più
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