Federico Florian
Leggi i suoi articoliDa Giò Marconi fino al 30 settembre, l’artista britannico Simon Fujiwara (1982) ha concepito una scultura labirinto punteggiata di dipinti, video e oggetti. Nelle recenti opere su lino dalla serie «Masks (Merkel)», l’artista ha riprodotto il volto di Angela Merkel mediante i trucchi e i prodotti di make up utilizzati dalla cancelliera tedesca.
I lavori, realizzati grazie al supporto della make up artist della stessa Merkel, sono visualmente assimilabili a dipinti astratti: ciascuno di essi, infatti, rappresenta una porzione ingigantita del viso. «Ritratti frammentati e pixelati, li descrive Fujiwara, troppo grandi e troppo vicini perché lo spettatore possa coglierne il soggetto».
Oltre a un video che mostra l’artista all’età di dieci anni in una recita scolastica, il labirinto presenta un gruppo di oggetti ready-made dalla serie «Innocent Materials»: tra questi figurano una parrucca di capelli biondi, che funge da soglia e «portale» d’ingresso; un candido vestitino da battesimo; un podio trasparente per discorsi politici; una replica del diario di Anna Frank pensata come merchandise e dotata di pagine bianche compilabili a piacimento. Tutti oggetti intesi dall’artista come simboli delle contraddizioni della democrazia capitalista.
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