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Ai Torello piaceva Giulio Romano

Stefano Luppi

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È stata riaperta Villa De Moll, oggi nota anche con il nome Pavarini, che aveva subito ingenti danni durante il terremoto del maggio 2012. Il lungo restauro è stato eseguito sotto l’alta sorveglianza del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e ha interessato sia le strutture portanti della villa sia le ricche decorazioni interne, tra cui un bel ciclo di affreschi di Felice Campi nella Sala del Sole.

L’imponente e armonioso palazzo nella campagna della cittadina reggiana origina da un fortilizio ristrutturato alla fine del Cinquecento, epoca durante la quale sulla zona signoreggiava la famiglia Torello, originaria di Mantova e imparentata con i signori di Guastalla. Ecco perché nella struttura dell’edificio sono riconoscibili ispirazioni ai lavori mantovani di Giulio Romano. Il palazzo fu rinnovato e ristrutturato nel 1804, ma venne lasciata intatta la facciata originaria del Seicento rivolta a nord verso il parco in cui si ritrovano statue, iscrizioni lapidee e una ghiacciaia. Alla storia e al restauro dell’edificio è dedicato il volume Villa De Moll: storia, degrado, restauro a cura di Franco Canova e Valerio Borzacchini.

Stefano Luppi, 10 ottobre 2016 | © Riproduzione riservata

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Ai Torello piaceva Giulio Romano | Stefano Luppi

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