Giusi Diana
Leggi i suoi articoliAgrigento. Se confermata, la notizia della scoperta del teatro greco dell'antica Akragas è eclatante. Come Taormina e Siracusa, anche questa, una tra le più importanti città dell'antichità, aveva il suo teatro, come peraltro riportato dalle fonti. Il mistero sulla sua esatta ubicazione appassiona studiosi ed eruditi fin dal Cinquecento, e in tanti come il grande archeologo Pirro Marconi lo hanno cercato, invano.
Ora arriva una scoperta che farebbe ben sperare, il rinvenimento a ridosso di una conca di un muro semicircolare con un gradone che vi gira perfettamente intorno, affiorato nelle scorse settimane nei pressi del quartiere ellenistico-romano, un'area non lontana dalla chiesa di San Nicola. A sud-ovest dunque e non a nord del quartiere, come si era finora creduto. Se quel gradone è quello della cavea lo dovranno stabilire gli scavi che partiranno il 10 di ottobre e dureranno due mesi.
Intanto l'eccezionalità del rinvenimento è sottolineata dal fatto che per giovedì 15 settembre è stata indetta ad Agrigento una conferenza stampa cui parteciperà l'assessore regionale ai Beni Culturali Carlo Vermiglio che insieme al direttore del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi Giuseppe Parello, illustrerà i risultati dell'indagine archeologica effettuata dal Politecnico di Bari, dall'Università di Catania e dai tecnici del Parco.
Articoli precedenti
La statua suggerisce le dimensioni ciclopiche del più grande tempio incompiuto della Sicilia di cui rimane solo un ammasso di blocchi calcarei
Sotto le mostre, sopra «un giardino che vola»: su iniziativa della Fondazione Sicilia, un nuovo edificio alle spalle di Palazzo Branciforte intende riqualificare un angolo degradato
Nella Pinacoteca di Villa Zito una mostra in occasione dei 400 anni dal ritrovamento delle spoglie della patrona di Palermo
Un’antologica diffusa in quattro sedi siciliane celebra, nel centenario della nascita, uno dei maestri dell’astrazione pittorica italiana