Agli Uffizi cala la notte

Laura Lombardi |

Firenze. Dal 10 febbraio al 24 maggio la Galleria degli Uffizi presenta la prima mostra monografica mai dedicata, non solo in Italia, ma anche all’estero a Gerrit van Honthorst (1592-1656) che nel nostro Paese, dove visse per circa un decennio tra il 1610 e il 1620, si conquistò l’appellativo di Gherardo delle Notti. Le opere più celebri dell’artista sono infatti le scene a lume di notte, nelle quali il maestro, nativo di Utrecht, rivela una qualità pittorica strepitosa, che avrà grande influenza sui pittori italiani e stranieri, da Trophime Bigot a Giovan Francesco Guerrieri, da Francesco Rustici a Adam de Coster, da Rutilio Manetti a Mathias Stomer, da Domenico Fiasella a Paolo Guidotti. La mostra, come ci spiega Gianni Papi che ne è ideatore e curatore, sotto la direzione di Antonio Natali, «si concentra soprattutto sull’attività italiana di Honthorst riunendo circa l’80% dei dipinti
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