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Aeroporto con skyline

Tutti i progetti fisici e virtuali di Gesac

Maria Savarese

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Spazio all’arte, area espositiva dell’Aeroporto Internazionale di Capodichino nella sala di attesa al primo piano, è un luogo dove l’arte coltiva legami sia con il territorio sia con il mondo internazionale. Si tratta di un progetto che ha determinato un nuovo tipo di esperienza, ribaltando la definizione di transitorietà tipica degli aeroporti. Il concetto di transito viene qui inteso come scambio, come un ponte che fa dell’arte un viatico per la crescita della filiera turistica e culturale.

La Gesac S.p.A. (società di gestione dell’aeroporto di Napoli) ha messo a punto un protocollo d’intesa con i principali musei della Regione Campania (Museo Archeologico Nazionale, Museo di Capodimonte, Museo Madre e Reggia di Caserta) per promuovere tali realtà attraverso specifici canali di marketing dell’Aeroporto di Napoli, contribuendo ad attrarre ulteriori turisti e visitatori e a consolidare i flussi turistici internazionali verso il territorio campano che, grazie al potenziamento del network dei voli internazionali dello scalo partenopeo, sono aumentati negli ultimi due anni del 40%. È un modo per far conoscere il patrimonio artistico-culturale attraverso spazi fisici e virtuali: nell’area arrivi ospiterà un’opera originale, una sua riproduzione o un’installazione; il video wall all’ingresso della sala partenze, accanto all’orario dei voli, illustrerà invece la programmazione istituzionale e gli eventi specifici dei vari musei.

Da non sottovalutare infine il supporto del web mediante un canale digitale attivo sul sito dell’Aeroporto di Napoli (www.aeroportodinapoli.it). Ma non è tutto. Con molta probabilità dal prossimo anno verrà allestita un’area da destinare alla valorizzazione del patrimonio archeologico, con una sala multimediale a cui potranno accedere anche visitatori non in partenza. Altra novità inaugurata lo scorso anno è «AAA» ovvero «Accogliere ad arte», un nuovo info point dedicato ai turisti in arrivo in città.

Lo stand, attivo tutti i giorni dalle 10 alle 20 nell’area arrivi, dimostra come la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale passi anche attraverso una buona comunicazione. Un team di addetti fornisce informazioni su monumenti, eventi e musei partenopei, oltre a un carnet di buoni sconto per gli ingressi ai luoghi aderenti al progetto. L’area è nata in collaborazione con Gesac da un’idea di Progetto Museo, è un’attività di promozione culturale che coinvolge Catacombe di Napoli, Complesso di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, Museo Filangieri, Farmacia e Museo storico negli Incurabili e Pio Monte della Misericordia. L’obiettivo è di unire beni culturali e luoghi che hanno avuto o hanno una funzione sociale all’interno del tessuto urbano cittadino, promuovendo un sistema di rinnovata accoglienza diffusa.

Come ha spiegato Francesca Amirante, storica dell’arte e coordinatrice di «AAA»: «Alla base di “Accogliere ad arte” c’è la volontà di far conoscere ai visitatori il patrimonio dell’arte e dell’umanità che Napoli abbraccia e che la rende unica al mondo, creando sinergie con le realtà del territorio e contribuendo alla diffusione di un sistema di accoglienza in città». Sinergia, accoglienza, ma anche innovazione. Giovanna Caiazzo, responsabile della comunicazione corporate e curatrice di questa particolare galleria «in transito» sta portando avanti il progetto cardine del 2016: «SLOT-Creative Hub», ideato con Fabio Borghese direttore di Creactivitas e promosso da Gesac.

Un progetto ambizioso e necessario nel nostro contemporaneo, basato sull’evoluzione di realtà complesse come gli scali di nuova generazione. Alla base dell’iniziativa vi è l’idea di confermare l’aeroporto come polo d’innovazione sociale ed economica, ma anche come catalizzatore di energie creative nei confronti della comunità territoriale. In «SLOT-Creative Hub», attraverso una serie di eventi culturali, lo scalo diventa un facilitatore esperienziale oltre che logistico, proponendo ai passeggeri in transito e alla comunità territoriale un itinerario per esplorare le tematiche del turismo e il suo intreccio con la cultura e la creatività, intesi come strumenti e driver di innovazione sociale.

Nell’ambito dei sette eventi culturali svolti nel 2016 in collaborazione con il Museo Madre, che ha recentemente dedicato alla ricerca di Mimmo Jodice l’ampia retrospettiva «Attesa. 1960-2016», il 20 ottobre «SLOT-Creative Hub» ha inaugurato Spazio all’Arte, all’interno dell’area partenze. Qui, i viaggiatori in attesa d’imbarcarsi hanno potuto ammirare sino a fine novembre le città di Mimmo Jodice, tra i più noti fotografi italiani contemporanei, che ha saputo cogliere ed evocare l’humus della cultura mediterranea, l’anima di un territorio e di una città come la Campania e Napoli.

Undici scatti di metropoli che sono anche territori in transizione, da New York a Montreal, da Lisbona a Tokyo, da Parigi a San Paolo, da Roma a Milano, da Venezia a Torino e, naturalmente, Napoli. Jodice ha saputo restituire le atmosfere di alcune delle città più conosciute al mondo traducendole in un linguaggio intimo e sospeso sui toni del bianco e del nero. Uno skyline planetario le cui immagini, selezionate dallo stesso fotografo napoletano fra le cento opere in mostra al Madre, hanno creato un legame di continuità attraverso un racconto visivo di grande impatto.

Maria Savarese, 05 dicembre 2016 | © Riproduzione riservata

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Aeroporto con skyline | Maria Savarese

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