Accordo storico per le statue Torlonia
Tornerà visibile la preziosa collezione privata. Nel 2017 una mostra a Roma a cura di Salvatore Settis

Roma. Franceschini ha definito giustamente «storico» l’accordo per la fruizione pubblica della collezione Torlonia firmato il 15 marzo nella sede Mibact del Collegio Romano, tra i direttori generali per l’archeologia e le belle arti Gino Famiglietti e Francesco Scoppola, il soprintendente per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’area archeologica di Roma Francesco Prosperetti e il trentaquatrenne Alessandro Poma Murialdo, rappresentante legale della Fondazione Torlonia. Si tratta della più importante raccolta privata d’arte antica al mondo, 620 capolavori greci e romani, che nel 1859 il principe banchiere Alessandro Torlonia volle ordinare in un museo di 77 sale nel palazzo di via della Lungara. Poi circa 40 anni fa la chiusura e la trasformazione del palazzo in 93 miniappartamenti abusivi, come verificato nel 1979 dalla Corte di Cassazione, che riferisce del trasferimento delle centinaia
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