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Mariella Rossi
Leggi i suoi articoliLa 38ma asta di Artesegno si svolgerà gli ultimi due sabati di giugno e i primi due di luglio e sarà dedicata al Gruppo Gutai. «Su questo movimento fondato in Giappone negli anni Cinquanta Artesegno è ormai un punto di riferimento, avendo iniziato a trattarne gli artisti già nei primi anni Duemila, quando era una Galleria, e avendo proseguito dopo il 2008, quando è diventata una casa d’aste. Anzi, è proprio grazie alle loro opere che abbiamo registrato record di aggiudicazioni e conquistato una clientela internazionale», spiega Domenico De Stefano, responsabile delle consulenze e consocio della Casa d’Aste Artesegno insieme a Roberto Rizzi e Anna Sanna.
Nell’asta di giugno saranno proposte opere di molti esponenti del Gruppo Gutai, tra i quali Shozo Shimamoto, Kazuo Shiraga, Atsuko Tanaka, Shuji Mukai, Yasuo Sumi, Saburo Murakami, Yozo Ukita e Sadamasa Motonaga. Si tratta di lavori molto innovativi per la loro epoca: questo gruppo di artisti, come già gli espressionisti astratti americani, hanno affrancato il colore dalle costrizioni del pennello, dando vita ad azioni performative di fronte a un pubblico spesso coinvolto in prima persona, invitato a partecipare a un atto creativo totalizzante.
Nel catalogo dell’asta non mancano opere di autori e movimenti italiani storicizzati come Arnaldo Pomodoro, Emilio Vedova, la Transavanguardia o la Scuola di Piazza del Popolo con Mario Schifano, Franco Angeli e Tano Festa. Ampio spazio viene anche dato all’Arte cinetica e alla pittura Informale e Aniconica, mentre per quanto riguarda l’arte contemporanea internazionale vi saranno lavori di artisti mid-career dai trentacinque ai cinquant’anni, realizzati con tecniche che spaziano dalla pittura alla fotografia, all’installazione.
Le varie sessioni d’asta sono suddivise per periodo storico, prima il Novecento e poi l’arte contemporanea, e per area geografica, suddividendo artisti regionali, nazionali e internazionali. «Il fatto di avere un forte rapporto con una clientela d’oltralpe, sia come fornitori sia come acquirenti, ci ha resi attenti ad assicurare una fruizione veloce e a utilizzare il sito web come strumento commerciale» conclude, infine, Domenico De Stefano.
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