Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Un particolare della decorazione ad affresco nel Mitreo di Marino (Rm)

Image

Un particolare della decorazione ad affresco nel Mitreo di Marino (Rm)

A Marino veneravano il dio iranico Mitra

In una cisterna tardo repubblicana o augustea nel II secolo d.C. venne creato un mitreo

Arianna Antoniutti

Leggi i suoi articoli

Il Mitreo di Marino, al termine di un complesso progetto di riqualificazione, allestimento museale e valorizzazione iniziato nel 2017, è finalmente visibile al pubblico. Il luogo di culto misterico, dedicato al dio iranico Mitra, ospita una straordinaria e assai rara decorazione ad affresco, affine, per tipologia, alle pitture del Mitreo di Palazzo Barberini a Roma e del Mitreo di Santa Maria Capua Vetere.

Su di una cisterna di età tardo repubblicana o augustea, intorno alla metà del II secolo d.C., venne creata la struttura di culto ipogea, caratterizzata dai banconi laterali destinati agli adepti e dall’affresco con Mitra, nell’atto di sacrificare il toro, sulla parete di fondo.

Scoperto nel 1962, l’ambiente, scavato nella roccia di peperino, è caratterizzato da infiltrazioni d’acqua e da una percentuale di umidità del 100%: questa la prima criticità che il Comune di Marino, con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e la provincia di Rieti, hanno dovuto affrontare, al fine di rendere agibile il luogo e mettere in sicurezza i preziosi affreschi.

Un particolare della decorazione ad affresco nel Mitreo di Marino (Rm)

Un particolare della decorazione ad affresco nel Mitreo di Marino (Rm)

Arianna Antoniutti, 15 ottobre 2021 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Il programma di Intesa Sanpaolo ha ampliato negli anni il suo sguardo e il suo raggio di azione, aprendosi anche a territori europei ed extra europei in cui il Gruppo opera, tra cui Repubblica Slovacca, Germania, Francia, Città del Vaticano, Brasile e Belgio

L’edificio, di origini medievali ma ricostruito nel Cinquecento per volere di Ignazio di Loyola, appartiene all’Istituto Romano San Michele che ha provveduto al restauro con la Soprintendenza

A Palazzo Esposizioni fino al 18 gennaio un viaggio di 35 secoli fra 117 manufatti dei 128 restaurati per la XX edizione dell’iniziativa promossa dall’istituto bancario torinese

Restaurati facciata, pavimento e soffitto ligneo dell’ingresso dell’Oratorio del Gonfalone che racchiude uno straordinario ciclo di affreschi di Federico Zuccari, Livio Agresti, Daniele Da Volterra, Cesare Nebbia, Marco Pino

A Marino veneravano il dio iranico Mitra | Arianna Antoniutti

A Marino veneravano il dio iranico Mitra | Arianna Antoniutti