600 cartoline per George Floyd da Assab One

Da Oliviero Toscani a Gad Lerner, agli esponenti di punta della comunità nera: il progetto partecipativo di Rocco di Torrepadula per Black Lives Matter

L’opera di Oliviero Toscani per «A Postcard for Floyd. A Blind Sight story» di Giangiacomo Rocco di Torrepadula Cortesia di Assab One
Ada Masoero |

Ideato da Giangiacomo Rocco di Torrepadula (GG) e curato da Luca Panaro, il progetto «A Postcard for Floyd. A Blind Sight story» è visibile da Assab One fino al 18 giugno. Al centro, la tragedia, che nessuno di noi ha dimenticato, dell’assassinio del cittadino afroamericano George Floyd che tre anni fa (il 25 maggio 2020) fu ucciso a Minneapolis da un poliziotto bianco che lo soffocò schiacciandolo a terra con un ginocchio per nove lunghissimi minuti, sebbene lui ripetesse «I can’t breathe» (non riesco a respirare).

Da quelle immagini atroci, diffuse ovunque sul web, sarebbe nato il movimento di protesta Black Lives Matter. Il progetto nasce da un gesto istintivo di GG (Napoli, 1966, artista e studioso di neuroscienze), che ha scattato nove immagini (una per ogni minuto dell’agonia di Floyd) di una candela che si stava spegnendo fino a che, affievolitosi anche il fumo, rimaneva solo un buio di morte. Partendo di qui, Rocco di Torrepadula ha promosso un progetto partecipativo di mail art e ha spedito 600 cartoline, su ognuna delle quali è stampata una delle nove immagini della candela che si estingue, chiedendo ai destinatari di porre sull’altra faccia un pensiero, un disegno, un’immagine, suggerita loro dalla fotografia e dalle riflessioni stimolate in ognuno di loro da quei fatti.

Quattrocento le risposte, di personaggi famosi (da Oliviero Toscani a Cristiana Capotondi, Gad Lerner a Carlo Verdelli, Riccardo Chailly, Giulio Cappellini, Italo e Margherita Rota, Maurizio De Giovanni), esponenti della comunità nera, gente comune. Tutte le cartoline sono esposte da Assab One e riunite in un volume edito da Skira, accompagnate dai saggi di attivisti ed esponenti di punta della comunità nera, come Luisa Wizzy Casagrande (fondatrice di Metissage Sangue Misto), Rahma Nur (poetessa), Angelica Pesarini (University of Toronto), Adama Sanneh (ceo Moleskine Foundation).

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