La Chiesa San Cesareo de Appia

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La Chiesa San Cesareo de Appia

500 milioni per Roma Caput Mundi

Sono i finanziamenti previsti dal Pnrr in coincidenza con il Giubileo 2025: restauro, valorizzazione e fruizione di 283 siti per 335 interventi tra archeologiche, chiese, ville storiche, fontane, monumenti...

Guglielmo Gigliotti

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Il Pnrr rende Roma ancora più bella: sono 500 i milioni che, grazie al progetto Caput Mundi, e in coincidenza con il Giubileo 2025, saranno stanziati per restauro, valorizzazione e fruizione di 283 siti per 335 interventi complessivi. Si tratta di aree archeologiche, chiese, ville storiche, fontane, monumenti. Molti noti a tutti, altri periferici ma non meno preziosi, e quindi da valorizzare all’interno di un piano di turismo culturale alternativo.

Fondi giungeranno per lavori concernenti Piazza del Popolo, le Mura Aureliane, Villa Borghese, Villa Doria Pamphili, Circo Massimo, Villa Sciarra, i Fori, il Parco archeologico del Colosseo, il Parco archeologico dell’Appia Antica, ma anche la Diocesi di Roma, per quanto concerne i percorsi giubilari del 2025, come il Santuario del Divino Amore. Anche il Lazio sarà favorito da questo stanziamento, che permetterà interventi presso la Necropoli di Sutri, la Villa di Domiziano a Sabaudia e il Giardino di Bomarzo.

La «periferia» romana è uno dei fulcri dell’intero piano, non solo per quei progetti volti a incrementare l’offerta culturale e l’integrazione sociale in aree lontane dal centro storico, ma anche per l’apertura definitiva di siti straordinari come il Parco archeologico di Centocelle. Qui si trova la Villa della Piscina, così chiamata per la presenza di una piscina di 50 metri, e in funzione per 600 anni, dal IV secolo a. C. al IV secolo d.C. Ma anche la via Appia antica, nota alla storia ma non al turismo internazionale, potrà permettersi interventi di restauro di vari monumenti, come i Tumuli degli Orazi e Curiazi, Capo di Bove, la chiesa di San Cesareo.

Caput Mundi sarà realizzato a cura di più soggetti attuatori: il Ministero del Turismo (amministratore titolare del programma complessivo), il Ministero della Cultura (con il coinvolgimento delle varie Soprintendenze), il Parco archeologico del Colosseo, quello dell’Appia Antica, la Regione Lazio, Roma Capitale e la Diocesi di Roma. Il ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha inteso sottolineare il valore di decompressione antropica implicita nel progetto, e di reindirizzamento verso un turismo più informato e consapevole, mediante «distribuzione dei flussi turistici nelle zone meno conosciute».

Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, nonché commissario straordinario per il Giubileo, ha voluto invece sottolineare che Caput Mundi è «una grande opportunità non solo per Roma, ma per tutto il Paese». Gli interventi devono essere conclusi entro il 2026, e un anno prima quelli legati al Giubileo.

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Guglielmo Gigliotti, 05 settembre 2022 | © Riproduzione riservata

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