150 capolavori lungo i 68 metri del Braccio Nuovo restaurato
Verrà aperto il 22 dicembre: raccontiamo in anteprima il grande cantiere che ha interessato contenitore e contenuto
Il Braccio Nuovo, la galleria dei Musei Vaticani lunga 68 metri inaugurata nel 1822 da Pio VII (al secolo Barnaba Chiaramonti), fu affidato all’architetto Raffaele Stern e ad Antonio Canova, a suggello della restaurazione delle monarchie in Europa, pontificia compresa, e della restituzione al papa delle tantissime opere d’arte finite al Louvre dopo il trattato di Tolentino (1797). In quel quarto di secolo tra le due date il papa, le cui raccolte erano state svuotate, fece incetta di pezzi antichi, provenienti principalmente da raccolte nobiliari in dismissione e da scavi pontifici. Chiusa l’epopea napoleonica, Pio VII volle un nuova galleria dedicata alle acquisizioni più recenti, in cui contenuto e contenitore, pezzi magnifici e un’architettura ispirata ai grandi edifici dell’antichità, si specchiassero l’uno nell’altro.
Dopo otto anni di restauri questa armonia è pienamente ritrovata,
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)