NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL'ARTE | 29 APRILE 2024

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LUNEDÌ 29 APRILE 2024

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Dall’alto a sinistra e in senso orario: la nuova opera di Maurizio Cattelan sull’esterno dell’edificio veneziano che ospita il Padiglione della Santa Sede; Max Hollein e Nitaya Kanokmongkol mostrano l'accordo appena firmato, con John Guy (curatore del Met per l’arte del Sud e del Sud-est asiatico) e Somjai Taphaopong (console generale della Thailandia a New York) in secondo piano (cortesia del Metropolitan Museum of Art, New York); testa da una statua di giovane databile tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. (cortesia del J. Paul Getty Museum); medaglione centrale sulla volta dell’abside della chiesa di San Francesco del Prato a Parma, attualmente in restauro

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La prima volta di un Papa alla Biennale di Venezia

Ieri 28 aprile. per la prima volta nella storia, un Papa ha visitato una mostra della Biennale di Venezia. Alla visita di papa Francesco al Padiglione della Santa Sede, ospitato nella Casa di detenzione femminile della Giudecca. erano presenti il presidente della Biennale di Venezia, Pietrangelo Buttafuoco, insieme al Curatore della 60. Esposizione Internazionale d’Arte, Adriano Pedrosa. Il Santo Padre ha incontrato le detenute dell’istituto penitenziario e ha visitato il padiglione Vaticano, intitolato «Con i miei occhi» e a lui illustrato dal cardinale José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione e commissario del Padiglione (curatori Chiara Parisi e Bruno Racine). Durante il suo discorso il Papa ha citato la defunta suora cattolica e attivista Corita Kent, insieme a Frida Kahlo e Louise Bourgeois, come artiste le cui opere hanno «qualcosa di importante da insegnarci». Protagonista del Padiglione è Maurizio Cattelan, che, tra l’altro, ha dipinto in bianco e nero sull’esterno dell’edificio piedi giganti, un po’ alla maniera del «Compianto» del Mantegna.All’incontro erano presenti, tra gli altri, anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. 

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Ecco chi sono i sostenitori degli eventi dentro e fuori della Biennale

Per via del modello di selezione e delle esigenze di budget di produzione sempre più elevati, i Padiglioni nazionali e gli eventi collaterali ufficiali e non della Biennale sono da tempo appannaggio delle Fondazioni più importanti e delle gallerie commerciali di maggior successo. Produzioni e installazioni video complesse come quelle della partecipazione ufficiale inglese richiedono budget nell’ordine di centinaia di migliaia di euro. Allo stesso tempo il prestigio dell’evento Biennale e la visibilità che garantisce presso collezionisti e grande pubblico spingono le gallerie milionarie a investire in produzioni che occupano interi palazzi nobiliari e chiese. Vi è poi da considerare il ruolo delle Fondazioni che investono nell’arte, per cui Venezia presenta un palcoscenico irrinunciabile, tanto che alcune la scelgono come sede permanente: a Prada e Pinault presenti da tempo, si aggiungono ora Sanlorenzo Arts e Berggruen. Ne scrive in un articolo-dossier Giovanni Gasparini.

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La Gioconda potrebbe trasferirsi in una sala sotterranea tutta per sé

All'inizio di aprile, 70 dipendenti e curatori del Louvre si sono riuniti per un seminario di gestione. Il tema di giornata, come accogliere meglio il pubblico, è un argomento familiare per un museo che attira ogni anno tra gli 8 e i 10 milioni di visitatori. Ma qualche giorno prima un sondaggio organizzato dal sito di coupon «CouponBirds» aveva chiarito ciò che tutti i presenti sapevano: agli occhi dei turisti, la Gioconda era percepita come «l’opera più deludente del mondo». Per porre fine alle lamentele dei visitatori, il Louvre sta ora mettendo allo studio un nuovo progetto in cui il capolavoro di Leonardo sarebbe esposto in una sala dedicata nei sotterranei del museo.

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Un nuovo «memorandum d’intesa» tra il Metropolitan Museum of Art e la Thailandia

Il 25 aprile si è tenuta al Metropolitan Museum of Art la firma di un nuovo «memorandum d’intesa» tra il museo newyorkese e il Governo della Thailandia. L’accordo, firmato da Max Hollein (direttore del Met) e Nitaya Kanokmongkol (direttore esecutivo dell’Ufficio dei musei nazionali del Ministero della Cultura thailandese), stabilisce che qualsiasi controversia tra il museo e il Regno di Thailandia «sarà risolta in via amichevole» e «in uno spirito di rispetto reciproco senza fare riferimento a terzi». Il museo ha anche colto l’occasione per restituire ufficialmente due sculture in metallo dell’XI secolo, che erano state svincolate dalla sua collezione a dicembre. 

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Il Getty restituirà alla Turchia un’antica testa in bronzo

Il J. Paul Getty Museum di Los Angeles restituirà alla Turchia un’antica testa bronzea di un giovane, databile tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. Un’indagine dell’Ufficio del Procuratore distrettuale di Manhattan ha rivelato che l’opera era stata saccheggiata negli anni Sessanta. La testa, rappresentata con capelli ricci e una leggera barba sul mento, sarebbe stata creata come calco separato dal resto di un corpo a grandezza naturale ora perduto e mai identificato. La figura era  sicuramente intera, perché, come recita il comunicato stampa, il collo presenta «tracce di antiche giunture all’interno lungo la fenditura», e gli occhi, ora semplici fori nel metallo, erano «un tempo realizzati a intarsio con un materiale sconosciuto». La testa fa parte della collezione di antichità del Getty Villa Museum dal 1971, quando fu venduta al museo dal mercante ginevrino Nicolas Koutoulakis (1910-96), il cui nome è stato associato a una serie di antichità della regione che sono state saccheggiate e recentemente restituite. Secondo il sito web del Getty, il museo possiede ancora più di 150 opere in precedenza possedute da Koutoulakis.

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Firmato il protocollo d’intesa per la tutela dell’area del Circo Massimo a Roma

Dopo le proteste per i danni inferti al Circo Massimo a Roma da eventi sportivi e concerti, come quello di Travis Scott nel 2023, che fece tremare tutto il quadrante intorno all’area, è stato firmato il protocollo d’intesa per tutelare l’area archeologica. La durata del protocollo è di tre anni;  entro la fine di maggio si dovranno redigere il programma degli eventi e uno studio scientifico «sugli effetti delle vibrazioni acustiche e al suolo, che si producono al Circo Massimo e nelle aree circostanti». Le linee guida del documento per la riduzione dei rischi sono state concordate con Roma Capitale, i Ministeri dell’Università e della Cultura, la Soprintendenza, il Parco Archeologico del Colosseo, il Cnr, il Politecnico di Torino e l’Ingv (Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia). L’anno scorso anche la presidente del Parco Archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, protestò per quell’ennesimo oltraggio al sito, minacciando lo stop definitivo ai grandi eventi al Circo Massimo. Intanto però il concertone del Primo maggio si terrà proprio al Circo Massimo causa lavori nella storica piazza San Giovanni.

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Un nuovo ciclo di visite per gli affreschi dell’abside di San Francesco del Prato a Parma

È partito lo scorso 25 aprile e continuerà fino a giugno un ciclo di visite sui ponteggi, per ammirare da vicino gli affreschi dell’abside della Chiesa di San Francesco del Prato a Parma. Le visite precedenti (le ultime si sono svolte a gennaio) hanno registrato il sold out e le donazioni hanno fruttato una raccolta fondi che ha consentito di proseguire il restauro dell’abside. Tutte le visite guidate andranno a sostenere il restauro dell’abside centrale che sta proseguendo, mentre quello dell’abside destra è da poco terminato. Viene richiesta una quota di 10 euro a persona per partecipare alle visite.

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Appello per adottare un affresco da restaurare nell’abbazia di San Michele Arcangelo a Barberino Tavarnelle

È partita l’iniziativa «Adotta un affresco» per restaurare il ciclo di 30 pitture con scene della vita di San Benedetto nell’Abbazia di San Michele Arcangelo nel comune di Barberino Tavarnelle (parte della città metropolitana di Firenze). Obiettivo del progetto di restauro, ideato e promosso dal Comitato United by Art, presidente Elisabetta Bertol, è far rivivere parte di affreschi quattrocenteschi danneggiati dal tempo. Si tratta di un ciclo realizzato da Filippo di Antonio Filippelli (1450-1506), allievo del Ghirlandaio che nel monastero ha affrescato l’«Ultima Cena». I donatori che provvederanno all’adozione potranno usufruire del beneficio fiscale dell’ArtBonus.

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Dal primo maggio i biglietti al Museo Nazionale Romano acquistabili unicamente con pagamento elettronico

A partire dal primo maggio, i biglietti del Museo Nazionale Romano potranno essere acquistati unicamente tramite pagamento elettronico sul servizio di e-ticketing del portale Musei Italiani del Ministero della cultura (in nessun caso in contanti): https://www.museiitaliani.it. Sarà possibile acquistare: • online sul sito Musei Italiani; • da mobile con la App «Musei Italiani», disponibile su Google Play e su App Store; • dai totem posizionati all’ingresso di ogni sito (esclusivamente con carte di pagamento elettroniche). Il biglietto acquistato online dal sito o dalla app non dovrà essere necessariamente stampato, ma potrà essere salvato su telefono e mostrato all’ingresso. Rimangono invariate le tariffe attualmente in vigore, con la differenza che l’acquisto online permetterà di scegliere giorno e orario della visita, senza costi di prevendita.

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Addii | Renzo Mangili

È scomparso il 28 aprile, all’età di 76 anni, dopo una breve malattia lo storico dell’arte Renzo Mangili. Nato a Bergamo nel 1948 e residente in Città Alta da più di vent’anni, Mangili si era laureato a Bologna e si era specializzato all’Istituto di Storia dell’Arte dell’Università Cattolica di Milano, dove avrebbe poi tenuto un master sulle arti decorative. Esperto di pittura veneta e lombarda tra Sette e Ottocento, realizzò un monumentale volume sui dipinti di Giovanni Carnovali detto «il Piccio» (Montegrino Valtravaglia, 29 settembre 1804-Coltaro, 5 luglio 1873). Insegnò anche all’Università di Brescia e per molto tempo lavorò alla Biblioteca Angelo Mai, dedicandosi in particolare allo studio dei codici miniati e alla catalogazione delle opere. Era anche scultore: suoi bronzi e piccole opere in vetro sono stati esposti in mostre, chiese e musei.  Fu direttore del Museo d’arte e di cultura sacra di Romano di Lombardia e fece parte dell’Ateneo di Scienze, Lettere e Arti. Curò mostre alle Scuderie del Quirinale e alle Gallerie d’Italia. L'ultima esposizione a sua cura, in corso fino al 12 maggio nel Museo Ala Ponzone di Cremona, è dedicata a «Piccio su carta - Florilegio in contesto» (catalogo Allemandi). 

Redazione, 29 aprile 2024 | © Riproduzione riservata