NOTIZIE IN BREVE GIORNO PER GIORNO NELL'ARTE | 19 FEBBRAIO 2024

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LUNEDÌ 19 FEBBRAIO 2024

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Dall’alto a sinistra e in senso orario: Tesfaye Urgessa, che rappresenterà l’Etiopia nel Padiglione Nazionale della Biennale di Venezia; l’interno della chiesa di Saint Eustache a Parigi durante lo spettacolo immersivo «Luminiscence». © Luminiscence; Tullio Pericoli nel 2019 | © Luigi Tiriticco via Flickr | CC BY 2.0; una veduta degli scavi di Gonfienti, presso Prato. Foto Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato

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Per il padiglione di esordio dell’Etiopia alla Biennale di Venezia l’artista scelto è Tesfaye Urgessa

Il pittore Tesfaye Urgessa rappresenterà l’Etiopia per il primo padiglione nazionale del Paese alla 60ma Biennale di Venezia, in programma dal 20 aprile al 24 novembre di quest’anno. La sua mostra «Prejudice and Belonging» («Pregiudizi e appartenenza») si terrà a Palazzo Bolani ed è curata dallo scrittore Lemn Sissay. È stata commissionata dal Ministero del Turismo dell’Etiopia. L’opera di Urgessa si distingue per l’attenzione rivolta a figure umane classicheggianti, spesso distorte o intrecciate tra loro in ambienti domestici. Lo spettatore è invitato a contemplare gli ambigui stati psicologici dei soggetti.

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Restituiti al Perù due dipinti settecenteschi rubati da una chiesa storica

Il 15 febbraio a New York due dipinti datati al XVIII secolo rubati da una chiesa storica sulle rive del Lago Titicaca sono stati restituiti alle autorità peruviane. I dipinti erano stati sequestrati lo scorso autunno dopo che il Ministero della Cultura peruviano aveva contattato la casa d’aste Doyle, che era stata contattata per venderli, sollevando il dubbio che le opere fossero state rubate. In effetti i due dipinti («Fuga in Egitto» e «Vergine Pellegrina», entrambi di artisti non identificati) erano stati rubati più di dieci anni prima dalla storica Iglesia de Nuestra Señora de la Asunción nella città di Juli, nel Perù meridionale, e poi portati a Manhattan per essere venduti. Entrambi i dipinti sono esempi della Scuola di pittura di Cuzco di epoca coloniale, uno stile ornato di arte devozionale che predilige colori ricchi e soggetti esclusivamente cattolici e che sarebbe stato utilizzato per cercare di convertire la popolazione Inca della regione. 

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Uno spettacolo immersivo per gli 800 anni della chiesa parigina di Saint Eustache

Fino al 25 maggio la voce di Eustache, il cui timbro si avvicina a quello di André Dussollier, riecheggia nella chiesa parigina di Saint-Eustache. Per quaranta minuti, quattro sere alla settimana, ci fa ripercorrere la storia di questa chiesa nata 800 anni fa nel cuore di Parigi. Lo spettacolo «Luminiscence» si avvale dell’abilità tecnica di 35 videoproiettori, decine di riflettori e 22 altoparlanti. Le proiezioni sui pilastri e sulle volte fanno rivivere la storia della chiesa parigina, ricchissima di opere d’arte. Si tratta di un’impresa tecnica impressionante: anche se il testo avrebbe potuto avere un supporto maggiore, l’effetto immersivo è totale. [lefigaro.fr]
 

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Perrotin apre a Los Angeles

Non pago dei suoi spazi già ubicati in sei città del mondo (Parigi, New York, Hong Kong, Seul, Tokyo, Shanghai) Emmanuel Perrotin apre a fine mese la sua nuova galleria a Los Angeles con una mostra dell’artista giapponese Izumi Kato. La mostra si inaugura il 28 febbraio precedendo di un giorno la fiera Frieze Los Angeles che si tiene al Santa Monica Airport dal 29 febbraio al 3 marzo. La galleria gode di uno spazio di più di 900 metri quadrati divisi in due edifici adiacenti degli anni Trenta che costituivano un tempo il Del Mar Theater ubicato al 5038 del West Pico Boulevard. La ristrutturazione ha conservato sulla facciata il design delle originali scritte al neon del teatro nonché il caratteristico cartellone retroilluminato sopra l’ingresso che annuncerà, al posto delle pellicole in programmazione, gli artisti e le mostre in corso. 

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Nell’Art Institute di Chicago un nuovo centro per la fotografia da 25 milioni di dollari

L’Art Institute of Chicago (Aic) ha annunciato che riceverà 25 milioni di dollari dalla famiglia Bucksbaum (Carolyn (Kay), Jacolyn (Jackie) e John Bucksbaum) per creare il nuovo Bucksbaum Photography Center, che ospiterà il Dipartimento di Fotografia e Media del museo e la sua collezione. Si tratta della più grande donazione che il museo statunitense abbia mai ricevuto per il dipartimento e di una delle somme più ingenti destinate alla fotografia in qualsiasi museo Usa. Kay Bucksbaum è diventata fiduciaria dell’Aic nel 2002 e dal 2003 è membro del Comitato curatoriale per la fotografia e i media. Nel 2009, quando è stata inaugurata l’ala moderna dell’Aic, è stato aperto anche uno spazio dedicato alla fotografia, la Carolyn S. and Matthew Bucksbaum Gallery. 

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Tullio Pericoli: «Oggi è la narrazione a decidere quali sono gli artisti che contano»

«In effetti sono stato più amico di editori e scrittori che di artisti, fatta eccezione per Emilio Tadini, un fratello, che mi mise in contatto con lo Studio Marconi, dove sono rimasto per dieci anni. Forse sono fuggito dal mondo dell’arte per una frase un po’ spavalda che mi disse un giorno Giorgio Marconi: “Ricordati Tullio che vali se lo decidiamo in tre: io, un critico d’arte e un direttore di museo”. Questo mi fece scappare. Mi dissi: “Andrò a fare il pittore sui giornali”. E per anni ho trovato lì uno sfogo alla mia mano, al mio voler disegnare, restando estraneo a lungo al mondo del mercato, anche se l’arte e la pittura sono il luogo mentale e materiale dove mi sento più a mio agio». In un’intervista a Zita Dazzi su «la Repubblica», Tullio Pericoli (Colli del Tronto, 1936) racconta il proprio rapporto con il fare arte e con il mondo dell’arte contemporanea. «Una volta era dominato soprattutto dal mercato, ma adesso è anche la “narrazione” (parola ormai impronunciabile) a decidere quali sono gli artisti che contano. Come ha ben scritto Dario Pappalardo su questo giornale a proposito della nuova edizione della Biennale, il direttore ha scelto artisti dal sud del mondo, in base all’appartenenza etnica, all’orientamento sessuale, artisti queer o disobbedienti. Non c’è una parola che riguardi il valore in sé di un’opera. Una distorsione enorme». [la Repubblica]
 

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70 scatti di Michele De Luca raccolti in un libro di Quinlan

Con una piccola Canon digitale sempre con sé, dal 2007 Michele De Luca (Rocca d’Arce, 1946) passeggia per le strade di Roma e Venezia lasciandosi guidare dal proprio sguardo alla ricerca di particolari. Dettagli, a cura di Italo Zannier e edito da Quinlan, raccoglie una selezione di circa settanta fotografie, suddivise in cinque sezioni («Sguardi», «Strappi», «Fantasmi», «Memorie» e «Graffi»), ognuna delle quali è introdotta da brevi riflessioni. Lette in sequenza, le parole dell’autore forniscono a chi legge la chiave per interpretare ciò che sta ammirando: frammenti di immagini che, decontestualizzati, sono in grado di vivere di vita propria e di farsi portatori di nuovi stimoli e suggestioni. Come spiega De Luca stesso, «nel “ritagliare” un piccolo particolare, astraendolo dal resto, si riflette il mondo interiore di chi è al di qua dell’obiettivo». Nel suo caso, un mondo nostalgico che cerca di contrastare la caducità del tempo immortalando momenti e situazioni. 

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A TourismA la Soprintendenza Archeologica di Firenze presenta l’attività sul territorio

Nella giornata di apertura di TourismA 2024 (Salone dell’Archeologia e del Turismo Culturale a Firenze), il 23 febbraio dalle 9.15 alle 13.30 nella Sala 100 del Palazzo dei Congressi, gli archeologi della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato come relatori presenteranno alcuni significativi casi dell’attività sul territorio: l’operazione che ha visto approdare al Museo di Dicomano nel Mugello l’importante stele etrusca ritrovata nel 2015 negli scavi a Poggio Colla; lo stato delle attività e le prospettive future per il sito etrusco di Gonfienti; la tutela come strumento di acquisizione di nuove conoscenze e incremento del patrimonio nazionale, il caso della Tabula Chigi; gli esiti degli scavi condotti al Viola Park e una mostra di corredi a Sesto Fiorentino. 

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Il 23 febbraio a Rivoli si presenta il libro «La formula della creazione» di Michelangelo Pistoletto

In occasione dell’ultimo weekend della mostra «Michelangelo Pistoletto. Molti di uno», il 23 febbraio alle ore 18 il Castello di Rivoli-Museo d’Arte Contemporanea organizza un incontro per presentare il libro La formula della creazione (Cittadellarte Edizioni, 2022) alla presenza dell’artista e del vicedirettore e curatore della mostra Marcella Beccaria. Dopo l’incontro, Michelangelo Pistoletto sarà a disposizione del pubblico per autografare le copie del suo libro al terzo piano della Manica Lunga. La mostra rimarrà straordinariamente aperta sino alle ore 20.30.

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«Uzbekistan. L’avanguardia del deserto»: doppia mostra per il Paese di Samarcanda

150 opere della prima metà del Novecento (soprattutto dipinti su tela) saranno esposte a Firenze, nell’ex Reggia Medicea dal 17 aprile al 28 luglio e a Venezia, a Ca’ Foscari dal 17 aprile al 29 settembre, nella mostra «Uzbekistan. L’avanguardia del deserto». Il progetto espositivo, una novità per il nostro Paese, è promosso e sostenuto dalla Fondazione Uzbekistan Cultura ed è curata da Silvia Burini e Giuseppe Barbieri, direttori del Centro Studi sull’Arte Russa di Ca’ Foscari, affiancati da un comitato scientifico internazionale. I lavori provengono tutti dal Museo Nazionale di Tashkent e dal Museo Savickij di Nukus. 

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«Le Storie dell’Arte»: un ciclo di incontri alla Fondazione Biscozzi | Rimbaud

Il  21 febbraio la Fondazione Biscozzi | Rimbaud di Lecce presenta il primo appuntamento del ciclo di incontri «Le Storie dell’Arte. Il Novecento», a cura di Paolo Bolpagni, storico dell’arte, direttore della Fondazione Ragghianti di Lucca, Roberto Lacarbonara, docente all’Accademia Belle Arti di Lecce, Lorenzo Madaro, curatore e docente di Storia dell’arte contemporanea, Accademia di Belle Arti di Brera, Milano, e Brizia Minerva, storica dell’arte, Museo Castromediano di Lecce: nove appuntamenti dedicati agli autori e ai temi dell’arte contemporanea italiana focalizzati sulle opere della collezione museale, ospitati nella biblioteca della Fondazione, dalle 18.30 alle 20, a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Nell’appuntamento inaugurale, dal titolo «Dopo le avanguardie. Arte fra le due guerre», Roberto Lacarbonara introduce la rassegna evidenziando le coordinate storiche, sociali e culturali del primo Novecento e la fase di «Ritorno all’ordine» e alla figurazione degli anni Venti e Trenta, in piena epoca di totalitarismo.

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Chiara Bertola presenta la sua GAM

Nominata lo scorso ottobre alla guida della torinese GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, ruolo in cui subentra a Riccardo Passoni, andato in pensione, Chiara Bertola (Torino, 1961) ha presentato oggi alla stampa le linee guida del suo mandato, la sua visione per il futuro del museo e il programma espositivo del 2024. «La GAM è la più antica istituzione museale d’Italia dedicata all’arte moderna e contemporanea, ha sottolineato la neodirettrice, e, in quanto tale, è il luogo ideale per mettere in atto la consapevolezza che conservare ed esporre le opere d’arte è una missione centrale e imprescindibile, ma non sufficiente a interpretare le nuove funzioni del Museo oggi. L’obiettivo è creare un’Istituzione in grado di mettersi in relazione con il mondo, dentro e fuori dalle proprie mura. Mi piacerebbe dunque che la GAM si trasformasse il più possibile in un luogo complesso, vivo e inclusivo, che riuscisse ad accendere e riattivare le opere e le idee del patrimonio ereditato, proponendole sotto una nuova luce e riposizionandole in una nuova costellazione di senso».  A partire dall’autunno la GAM presenterà per ogni stagione una «Risonanza», un progetto che comprende grandi mostre e il riallestimento della collezione al primo piano. Nel corso dell’incontro, insieme al Presidente di Fondazione Torino Musei Massimo Broccio, sono stati delineati anche i primi interventi della revisione degli spazi dell’intero edificio progettato nel 1959 da Carlo Bassi e Goffredo Boschetti: «Entro l’anno sarà esperito il Concorso internazionale di progettazione, ha dichiarato Broccio, ma annunciamo oggi come assoluta novità quello che abbiamo chiamato il Lotto zero, ovvero mirati interventi di temporanea rivisitazione dei locali, propedeutici al futuro cantiere, condotti nel foyer e al primo piano, a cui si accompagna la importante riapertura del secondo piano, dove troverà collocazione anche un Deposito vivente».

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Mostre che aprono: All’Ex Scalo Farini di Milano Oliviero Toscani e Nicolas Ballario parlano di cacca

Negli spazi dell’Ex scalo ferroviario Farini, dal 21 febbraio e fino al 24 marzo, sarà aperta (gratuitamente) la personale di Oliviero Toscani «Non è tutto oro quel che luccica», un lavoro inedito realizzato nel 1998 per il magazine «COLORS», dedicato a un grande tabù del nostro tempo: la cacca. Escrementi umani, e non solo, fotografati e stampati in grande formato, a dichiarare che l’arte e la fotografia possono rendere affascinante qualsiasi cosa. Alla mostra, curata da Nicolas Ballario, hanno collaborato con i loro escrementi scimpanzè, mucche, giraffe, iene, maiali, leoni, anatre, pesci rossi, pitoni, bufali, tigri, grilli e molti altri. Il grande fotografo, autore di campagne pubblicitarie indimenticabili e internazionalmente noto come creatore dell’immagine di United Colors of Benetton, dichiara che «la cacca è l’unica cosa che l’essere umano fa senza copiare gli altri, non c’è niente di più personale e ogni volta è un’opera d’arte». A sostenere la mostra non potrebbe esserci sponsor migliore della Sebach, azienda leader in Italia nel noleggio di soluzioni mobili sanitarie e per la logistica. 

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Mostre aperte: Giulia Lama alla Pinacoteca Manfrediniana di Milano

«A tu per tu con Giulia Lama» è la mostra aperta dall’8 febbraio al 24 giugno nella Pinacoteca Manfrediniana di Venezia (e non di Milano come avevamo erroneamente scritto nel «Giorno per giorno» del 7 febbraio) e dedicata alla settecentesca pittrice veneziana, oggetto negli ultimi anni di una significativa riscoperta. L’iniziativa è promossa dal comitato statunitense per la salvaguardia di Venezia Save Venice che nel 2021, in occasione del suo 50mo anniversario, ha lanciato il programma di restauri «Women Artists of Venice» dedicato alle opere delle artiste storiche di Venezia, con la conservazione di dipinti e pastelli di Giulia Lama (1681-1747), Rosalba Carriera (1673-1757) e Marianna Carlevarijs (1703-50) presenti in chiese e collezioni museali veneziane. Alla Pinacoteca Manfrediniana sono esposte le cinque tele di Giulia Lama recentemente restaurate: i Quattro Evangelisti della Chiesa di San Marziale e la «Vergine in Preghiera» della Chiesa di Santa Maria Assunta su Malamocco nella vicina Sacrestia della Basilica della Salute, dipinti normalmente esposti in alto nelle rispettive chiese e che la mostra consente di vedere da vicino seguendo i recenti trattamenti di conservazione. Scarsa attenzione è stata data alla vita e alla carriera di Giulia Lama fino a quando gli storici dell’arte del Novecento Rodolfo Pallucchini e Ugo Ruggeri non hanno gettato nuova luce sull’importanza del suo ruolo nello sviluppo della pittura veneziana durante la prima metà del XVIII secolo come pittrice audace e dal gusto raffinato. 

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NOTIZIE DAL MIC Sangiuliano: «Il raddoppio di Brera è un punto qualificante dell’azione del Governo»

«Il raddoppio della Pinacoteca di Brera con la struttura di Palazzo Citterio è uno dei punti qualificanti dell’azione di Governo per la cultura»: è quanto ha detto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che sabato mattina, insieme al presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha effettuato un sopralluogo per controllare lo stato di avanzamento dei lavori. Questi lavori sono stati avviati lo scorso maggio per l’ampliamento degli spazi della Pinacoteca, i quali saranno destinati ad ospitare la collezione di arte contemporanea del museo. Accompagnavano Sangiuliano e La Russa anche il direttore della Pinacoteca, Angelo Crespi, il sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, il capo di Gabinetto, Francesco Gilioli, e il direttore generale spettacolo del ministero della Cultura, Antonio Parente.

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NOTIZIE DAL MIC: 800 milioni per le attività culturali in Campania dal MiC

«Le risorse dirette del Ministero della Cultura destinate ai beni e alle attività culturali in Campania ammontano ad un totale di oltre 800 milioni di euro: soldi erogati per cantieri in corso, interventi da realizzare e opere concluse, impiegati con efficacia ed efficienza». Lo scrive il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, in un intervento sul Corriere del Mezzogiorno. Il rappresentante del governo elenca nel dettaglio gli interventi e sottolinea che «questa è la politica di fatti incontrovertibili e inconfutabili che stride con il non fare parolaio. Basta recarsi alla Floridiana al Vomero per capire cosa è stato fatto, in meno di un anno, per passare dal degrado alla rinascita. Noi lavoriamo per la cultura nella Regione Campania con investimenti mai visti in precedenza, svolgendo un lavoro serio e costante», aggiunge Sangiuliano. [Ansa]
 


 

Redazione, 19 febbraio 2024 | © Riproduzione riservata