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«Untitled», Los Angeles, anni Novanta, di David Lynch. © David Lynch

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«Untitled», Los Angeles, anni Novanta, di David Lynch. © David Lynch

Tutti nudi con Newton

La mostra al Museum für Fotografie raccoglie anche opere di David Lynch e Saul Leiter

Francesca Petretto

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Tre grandi fotografi, Saul Leiter, David Lynch e Helmut Newton, si cimentano col tema del nudo. E parrà strano, ma per la Helmut Newton Stiftung, è la prima mostra interamente dedicata al genere.

S’intitola «Nudes», è visitabile dall’1 dicembre al 19 maggio al Museum für Fotografie di Berlino e mette a confronto le opere a tema dei tre autori. Di Leiter, che amava ritrarre segretamente amiche e amanti nel suo studio newyorkese, sono presenti 100 opere (vintage o late print) in piccolo formato dove compaiono una o più donne sorridenti in ritratti discreti: un approccio sottile, sensibile, quasi timido, che cerca di catturare l’essenza del corpo femminile.

Simile il metodo di Lynch mezzo secolo dopo, nei 25 scatti fra Łódz e Los Angeles quasi tutti in bianco e nero, con dettagli astratti dal corpo che evocano ma non mostrano, creati in parallelo al lavoro cinematografico; anche qui un cauto aggiramento del corpo femminile, un’illusione di intimità in immagini per nutrire l’immaginazione. Infine Newton, con 60 icone come i celebri «Big Nudes» più 40 polaroid inedite dagli archivi della Fondazione fra ossessioni, seduzione, eleganza e provocazione.

«Untitled», Los Angeles, anni Novanta, di David Lynch. © David Lynch

Francesca Petretto, 30 novembre 2018 | © Riproduzione riservata

Tutti nudi con Newton | Francesca Petretto

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