
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Arte
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vernissage
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Economia
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale delle Mostre
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vedere a Venezia
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Arte
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vernissage
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale dell'Economia
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Il Giornale delle Mostre
IL NUMERO DI MAGGIO 2025 in edicola
In allegato:
Vedere a VeneziaVerifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
- Federico Florian
- 07 febbraio 2017
- 00’minuti di lettura


Secrezioni senza segreti
- Federico Florian
- 07 febbraio 2017
- 00’minuti di lettura
Federico Florian
Leggi i suoi articoliUn corpo maschile, svestito, si staglia su uno sfondo viola; l’obiettivo della cinepresa è puntato sulla mano destra, le cui dita stritolano lentamente un pezzo di torta. Una figura femminile indossa una pelliccia sulla nuda pelle; primo piano sulle mani, unghie dipinte d’arancio, mentre accarezzano voluttuosamente il morbidissimo pelo. Le stesse mani, con lo stesso smalto, tastano ora una superficie verde brillante, fatta di lucido materiale plastico. Sono queste tre delle brevi clip (nove in tutto, ognuna scaricabile gratuitamente) che costituiscono «Snail Tracks», nuova commissione online dell’artista Zoe Williams, recentemente lanciata su Opening Times, piattaforma web che commissiona opere d’arte digitale a giovani artisti, perlopiù residenti in Gran Bretagna.
«Gran parte dei miei lavori trattano i concetti di feticismo ed erotismo e la loro relazione con il commercio», afferma l’artista di stanza a Londra. Una carica sessuale, nell’opera della Williams, evocata dalla seminudità dei corpi presenti, da colori accesi e seducenti, da superfici capaci di generare godimento tattile; nonché dalle fuggevoli inquadrature di fluidi (sperma e urina), che rimandano al titolo stesso del lavoro (le secrezioni appiccicose, «tracks», lasciate dalle lumache, «snails», alludono a tutto un immaginario erotico).
La struttura stessa di «Snail Tracks» ricorda quella di siti web pornografici, composti da una moltitudine di videoclip disposti in un’ordinata impalcatura a griglia. La Williams ha persino pensato a una colonna sonora ad hoc per ciascuno dei nove video: una musica dissonante, a tratti cacofonica, sviluppata in collaborazione con il musicista londinese Patchfinder.
Parallelamente al progetto di Zoe Williams, Opening Times ha invitato «SALT.» (http://saltmagazine.tumblr.com/), magazine femminista d’arte contemporanea (fondato nel 2012 da quattro laureande della Goldsmiths), a guardare indietro ai suoi primi otto numeri. Riflessione che ha portato i redattori a selezionare una serie di scritti dalla rivista, tutti leggibili nella «Reading Section» della piattaforma web.